E’ iniziato a Palazzo Chigi il faccia a faccia tra Enrico Letta e Angelino Alfano. Il ministro dell’Interno è arrivato poco dopo le 18, dopo il ritorno a Roma del premier da Vienna dove ha partecipato al vertice italo-austriaco con il cancelliere Faymann. Assenti i capigruppo, ma è stato visto arrivare anche il ministro per i Rapporti con il parlamento, Dario Franceschini, che però non parteciperà all’incontro. Dopo il recente ultimatum del Pdl e la replica dello stesso Letta da Vienna, durante il colloquio in corso i due dovranno discutere dell’agibilità politica di Silvio Berlusconi e capire l’effettiva stabilità del governo. “Il nostro Paese ha davanti grandi possibilità, confido nella lungimiranza e la responsabilità di tutti. Da parte mia c’è, e penso che anche gli altri avranno la stessa sensibilità”, ha detto oggi il presidente del Consiglio rispondendo a una domanda su una possibile crisi dell’esecutivo, in attesa del voto sulla decadenza del mandato di Berlusconi. “Sarebbe paradossale – ha aggiunto – se l’Italia, che ha tenuto duro durante la crisi, ora che si possono cogliere i frutti della ripresa e cominciamo a vedere la terra promessa, finisse per avvitarsi in questioni di politica interna”. Proprio il Cavaliere, al termine di un vertice ad Arcore a cui hanno partecipato i vertici del Pdl, avrebbe affidato ad Alfano il compito di trattare.



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