Il caso Berlusconi si accende sempre di più, Stamane con una intervista pubblicata sul settimanale Tempi il leader del Pdl era sceso in campo direttamente per difendere la sua posizione davanti al rischio che il parlamento voti l’ineleggibilità in seguito alla sentenza che lo ha condannato per frode fiscale. Ieri sera Alfano aveva avuto un incontro/scontro durato ben tre ore con il capo del governo per metterlo in guardia dalla possibilità di una crisi di governo qualora il Pd voti contro il Cavaliere. Adesso si fa sentire l’associazione magistrati che non risparmia a sua volta le parole: articoli, servizi televisivi, tutti contenenti offese ai magistrati, quello di Berlusconi è un “linciaggio mediatico per neutralizzare sentenza”. Toni duri come si può vedere di chi si sente attaccato: “il susseguirsi di articoli di stampa e di servizi televisivi contenenti gravi offese a singoli magistrati e inaccettabili attacchi all’intero ordine giudiziario, giunti fino alla redazione di elenchi di magistrati, che evocano liste di proscrizione”. I riferimenti alla intervista di Berlusconi sembrano evidenti quando l’Anm parla di strategia giornalistica con diffusione di notizie anche grottesche, una operazione strumentale “fondata sull’uso sistematico di argomenti falsi e gravemente diffamatori, volti a screditare la magistratura e l’operato di singoli magistrati, con una gravità e un’intensità tali da assumere le caratteristiche di un vero e proprio linciaggio mediatico”. L’atmosfera si fa dunque sempre più arroventata: stamane Enrico Letta si era recato al Quirinale per parlarne con il capo dello Stato. 



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