Per Luciano Violante, come ha dichiarato in una intervista al Corriere della sera, Berlusconi ha diritto a spiegare le sue motivazioni. Il Pd, ha spiegato, è una forza legalitaria e la legalità comprende proprio il diritto alla difesa. Berlusconi dunque deve potersi presentare davanti alla Giunta del senato e spiegare perché secondo lui la legge Severino nei suoi confronti non andrebbe applicata. Come si sa, per molti esponenti del Pdl la legge in questione, che darebbe il via alla decadenza del Cavaliere dal suo ruolo di senatore in quanto condannato per frode fiscale, non ha valore retroattivo e dunque essendo i reati per cui è stato condannato Berlusconi precedenti la legge stessa, non si può applicare al suo caso. Violante ha anche detto che il ricorso del Pdl alla Corte europea sul caso è giustificabile: ”La Corte di Lussemburgo potrebbe essere interpellata perché dica se in base alla normativa europea, applicabile anche in Italia, la legge Severino dà luogo a pena, non retroattiva, o a un semplice effetto sulla condanna”. Ha concluso dicendo che la Corte costituzionale italiana ritiene il procedimento davanti alla Giunta del senato di carattere giurisdizionale, quindi se ci fossero i presupposti, la Giunta può sollevare eccezione davanti alla Corte.