Se la vicenda sulla ineleggibilità di Berlusconi è solo l’esempio più recente “dello stato confusionario della nostra democrazia”, sono soprattutto “le scelte di governo del presidente Napolitano che hanno manifestato un deficit di democrazia inaccettabile”. Lo scrive oggi sul proprio blog Beppe Grillo, secondo cui è solamente il Capo dello Stato “a fare e disfare i governi in Italia mirando a placare i mercati finanziari a garanzia di tutti. Ma di tutti chi? E di quali mercati stiamo parlando?”, si chiede il leader del Movimento 5 Stelle. Nel novembre del 2011 qualcuno convinse Napolitano “che le elezioni sarebbero state un male che il mercato non avrebbe gradito ed il risultato sarebbe stato una pressione al rialzo sullo spread. Così, lei, caro Presidente – scrive Grillo – ci ha appioppato il governo Monti, ossia il governo Merkel in Italia”. Il governo Monti però “fallirà” e “di riforme strutturali neanche l’ombra, solo tasse e austerità”. Si va quindi al voto, ma “le elezioni di febbraio ci danno un Paese ingovernabile. E lei che fa caro presidente? Di nuovo in nome dei mercati che non capirebbero ci impone un governo di larghe intese tra tutti i vecchi (Pd+Pdl) meno i nuovi (5 stelle)”, fa notare Beppe Grillo. Adesso, dopo quanto accaduto, anche questo secondo governo “si avvia al termine senza averci consegnato neanche una delle riforme promesse”. Il leader M5S lancia quindi il suo appello a Napolitano: “La smetta signor Presidente di provare a convincere gli italiani che il governo Letta sia l’unico possibile perché i mercati non capirebbero. Ci mandi a votare caro Presidente. Si fidi degli italiani per una volta e non dei Violante di turno. Ci mandi a votare e vedremo se l’Italia non saprà dare ai mercati un governo forte e duraturo”.



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