“Scelta indiscutibile, si tratta di persone che hanno dato grande prestigio all’Italia”. Questo il commento del segretario del Pd, Guglielmo Epifani, alla nomina di quattro nuovi senatori a vita (Claudio Abbado, Elena Cattaneo, Renzo Piano, Carlo Rubbia) da parte del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Quella del leader democratico è probabilmente l’unica reazione positiva giunta dalla classe politica italiana dopo la diffusione della notizia: “Saranno stipendiati a vita senza essere stati eletti da nessuno. Saranno i lacchè delle larghe intese?”, ha detto il senatore del Movimento 5 Stelle Alberto Airola, mentre è ancora più duro il giudizio del leghista Matteo Salvini, secondo cui “la nomina è una presa per il culo per gli italiani che fanno sacrifici”. Roberto Calderoli, altro esponente del Carroccio, punta più sull’analisi politica: “Qualcuno diceva che a pensar male si fa peccato ma qualche volta si indovina. Non vorrei mai queste nomine possano assumere l’importanza che i senatori a vita ebbero nel sostegno del governo Prodi. Vedo nel nostro futuro un Letta Bis con una rinnovata maggioranza”. Dal Pdl, infine, arriva il commento di Daniela Santanché, la quale si è detta “profondamente dispiaciuta per l’unico che doveva essere nominato senatore a vita e non lo è stato, ovvero Silvio Berlusconi. Sarebbe stato il migliore e la persona con più titoli e più meriti”.



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