E’ stata sospesa la seduta della Camera dei deputati, dopo che l’aula aveva votato sì al decreto legge sulle riforme costituzionali ed elettorali. Come si sa, erano giorni che gli esponenti del Movimento cinque stelle protestavano contro il decreto stesso: la scorsa settimana alcuni parlamentari per protesta erano addirittura saliti sul tetto di Montecitorio. La Camera di fatto oggi ha votato il via libera alla formazione del cosiddetto comitato dei 40 per le riforme istituzionali ed elettorali: i deputati grillini sono esplosi in grida di protesta, hanno tirato fuori cartelli in seguito rimossi. Non è mancato lo scontro diretto, quello tra Di Battista del Movimento cinque stelle e il presidente della Camera Boldrini. Il primo ha gridato che il Pd è peggio del Pdl, al che gli è stato risposto di non offendere. Di Battista aveva fatto anche il gesto delle manette dicendo di sbattere via dal Parlamento i ladri. Laura Boldrini ha poi dovuto sospendere la seduta e convocare i capigruppo. Hanno votato sì al decreto in 397, i no sono stati 132 e gli astenuti 5. Nel dettaglio, i voti favorevoli sono giunti da Pd, Pdl, Scelta Civica, Lega, Fdi, Cd e Minoranze linguistiche. Contro, solo il M5S e Sel. Il testo passa adesso al senato per la seconda lettura: contenendo una modifica della Costituzione, l’approvazione definitiva è prevista l’11 ottobre al senato e il 10 dicembre alla Camera. I grillini protestano proprio contro questa modifica, quella all’articolo 138. 



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