Al Qaeda, il terrorismo islamico e Osama Bin Laden non c’entrano niente. L’attacco alle Torri Gemelle avvenuto l’11 settembre del 2001 è stato un “inside job”, un “lavoro interno” messo a punto dagli Stati Uniti. Ne è convinto il deputato del Movimento 5 Stelle Paolo Bernini che ieri, dodicesimo anniversario dell’attentato che costò la vita a oltre tremila persone, ha preso la parola nell’Aula della Camera per esporre le proprie teorie. Teorie complottiste, a dire il vero, già affrontate e sviscerate in questi dodici anni in decine di documentari, libri e reportage. “Mi preme sottolineare – afferma Bernini – che la verità ufficiale dell’11 settembre è stata smentita sotto tutti i punti di vista, e lo sa tutto il mondo. In questo caso si può dire che ‘tutto quello che sai è falso'”. Il dibattito è proseguito poco dopo anche su Twitter, dove il parlamentare grillino ha lanciato il guanto di sfida: “Se qualcuno mi mostra un video dove si vede bene l’aereo che colpisce il Pentagono (il luogo più sorvegliato al Mondo)… mi dimetto”. Passano pochi secondi e un utente gli risponde pubblicando un video preso da YouTube: “Eccolo, addio”, scrive. Ma Bernini non ci sta: “Un video a scatti dove non si vede assolutamente un aereo”, replica all’utente, mostrando un altro video falso circolato dopo l’attentato. “Sì ma quello, a differenza del suo, è un vero video. E questi pezzi di aereo come sono finiti sul prato?”, controbatte l’utente Twitter. Bernini ha ovviamente la risposta pronta: “Missile?! Perchè pur essendoci decine di telecamere al Pentagono non hanno mai fatto vedere un video decente, ma per le torri sì?”.



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