Giunge dalla pagine di Beppe Grillo un duro e a tratti piuttosto bizzarro attacco a Luciano Violante, firmato da Maurizio Fontana. Ricapitolando: l’ex presidente della Camera, nei giorni scorso, aveva prospettato per il caso Berlusconi una soluzione giuridica di cui insigni giuristi stanno tuttora discutendo. Aveva, cioè, ipotizzato che la Giunta per le elezioni del Senato che dovrà esprimersi circa la decadenza parlamentare dell’ex premier possa, laddove ritenga di averne ragioni, sollevare la questione di legittimità costituzionale presso la Consulta, contestando la retroattività degli effetti della legge Severino (che prevede l’incandidabilità per chi è stato condannato ad almeno due anni, per reati la cui pena minima prevista non sia inferiore ai 4). Violante aveva anche fatto presente che, volendo, i legali di Berlusconi possono presentare ricorso in Europa. Chi scrive sul blog di Grillo si scandalizza perché Violante «dice che un pregiudicato, riconosciuto tale fino al terzo grado di giudizio, ha il diritto di difendersi». Poi, si chiede: «E in che modo deve farlo, dopo il terzo grado di giudizio,come, “signor” V(i)olante? Forse organizzando camice nere che arrivano nei paesi ammazzando chi non la pensa come loro?». Il post, che non manca di insulti gratuiti verso quelli del Pd («siete solo poveri e piccoli ominidi, marci fino al midollo; «siete coperti di merda»), in definitiva, risponde a Violante, con la seguente provocazione: «Chiuderò la partita Iva e lavorerò solo in nero, parcheggerò nei posti per handicappati, non pagherò biglietti del treno o del bus (….). Paga V(i)olante, e tutto il cocuzzaio del Pd che è solo capace di fare conteggi astrusi su chi è renziano e chi non lo è».



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