In questo periodo, Luciano Violante sta subendo gli attacchi di buona parte del mondo politico, specie del suo, per aver ammesso la possibilità, in punta di diritto, che Berlusconi possa difendersi, esprimendo un suo diritto. Interpellato da Il Corriere della Sera, aveva fatto presente che la Giunta per le autorizzazioni del Senato che dovrà decidere circa la decadenza da senatore di Berlusconi potrebbe sollevare una questione di legittimità presso la Consulta circa la retroattività degli effetti della legge Severino. Apriti cielo. In sua difesa è intervenuto Franco Marini, ex presidente del Senato, e candidato alla presidenza della Repubblica ma silurato dai suoi. «Le stranezze del dibattito nel mio partito mi sorprendono sempre meno. La vicenda che ha coinvolto Luciano Violante ha, però, aspetti davvero paradossali», ha dichiarato in una nota, dicendosi convinto di come la posizione dell’ex presidente della Camera sia «corretta ed utile soprattutto se ripenso alla selva di dichiarazioni rilasciate da tanti, anche membri della Giunta, a partire dal momento della sentenza della Cassazione su Berlusconi».



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