Crisi di governo ormai acclarata. E’ arrivato infatti l’ordine del comandante in capo, Silvio Berlusconi, ai suoi ministri: dimissioni immediate. Dietro al perentorio invito il giudizio sulle parole del capo del governo Enrico Letta, a proposito dell’aumento dell’Iva, che così diventa il capro espiatorio della crisi dell’esecutivo. I nostri ministri, ha detto Berlusconi, non possono rendersi complici dell’aumento dell’Iva, avrebbe detto, una grave violazione dei patti di governo. Ho invitato la delegazione del Popolo della Libertà al governo  a valutare l’opportunità di presentare immediatamente le proprie dimissioni per non rendersi complici, e per non rendere complice il Popolo della Libertà, di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani” si legge nella nota resa pubblica. In questi minuti il vicepresidente del governo Alfano conferma la richiesta di Berlusconi.  “I ministri del Pdl rassegnano le proprie dimissioni” ha detto la portavoce del politico, confermando di parlare a nome della delegazione del Pdl. 



Dura la reazione di Nichi Vendola alla notizia: “è molto più di una crisi di governo: è una crisi dello Stato, siamo davanti al rischio dello schianto della nostra Repubblica”. Bruno Tabacci invece parla di azione patetica da parte del Pdl: “Non si sa più neppure come reagire si dimettano, non penso che il mondo cadrà. Certamente dopo questo governo se ne farà un altro almeno per fare la legge elettorale e per affrontare quella di stabilita’ senza la quale l’Italia va in bancarotta. Poi decidono gli italiani, vi piace andare in bancarotta?”. Infine Epifani: a Guglielmo Epifani. Le dimissioni dei ministri del Pdl “sono una ulteriore azione di sfascio per l’azione del governo”. Infine Fassina: “Si rischia che sia la Troika a fare la legge di Stabilità al posto nostro”.
 

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