Si ricorderà che la Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 4 anni di reclusione per Berlusconi, ritenuto colpevole del reato di frode fiscale, rinviando, contestualmente, la definizione della pena accessoria alla Corte d’Appello di Milano. Il tribunale di secondo grado del capoluogo meneghino aveva comminato all’ex premier anche 4 anni di interdizione dai pubblici uffici. Ora il medesimo tribunale, su disposizione dei giudici supremi, dovrà riformulare tale pena accessoria. Ebbene, da oggi è partito l’iter procedurale per giungere alla ridefinizione. Presso la cancelleria del tribunale milanese, infatti, sono giunte le motivazioni della sentenza della Cassazione. Altra questione parallela, la decadenza da senatore di Berlusconi, effetto della legge Severino, che rende incandidabile chi è stato condannato ad una pena superiore ai 2 anni, laddove la pena minima prevista non sia inferiore ai 4. Attualmente, il Pdl è riunito per discutere della questione presso la commissione Difesa del Senato. Non è escluso che il partito possa far venire meno la fiducia al governo anche prima del 9 settembre, quando la giunta per le elezioni del Senato dovrà votare l’incandidabilità. A tal proposito, l’ex ministro Matteoli ha fatto sapere: «Chiediamo al Pd delle risposte precise, se ci sono il governo va avanti sennò non possiamo più stare insieme»



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