Insomma, il governo Letta cadrà o no? Gli annunci, le dichiarazioni, le avvisaglie, le provocazioni e anche le contraddizioni si susseguono ormai da giorni. Alla base di tutto le minacce, ritirate oppure confermate a seconda di chi parla, di Berlusconi e di alcuni esponenti del Pdl di far cadere l’esecutivo se il Cavaliere non otterrà l’agibilità politica. Ancora ieri sera Berlusconi, secondo alcune fonti, chiedeva in modo perentorio al suo segretario di avvertire Letta e ministri del Pd: se votate contro di me, lasceremo il governo. Acqua sul fuoco ha provato a gettarla oggi Lupi: “Non c’è nessuna minaccia dal Pdl, i dubbi sulla costituzionalità della legge Severino, pur avendola votata, possono esserci e sono legittimi. E’ evidente che il passaggio di lunedì sarà cruciale”. Intervenendo invece da San Pietroburgo dove si trova per il summit del G20, Enrico Letta mostra serenità: “Io sono ottimista e ho il dovere di essere determinato”. In questi quattro mesi, ha detto ancora, abbiamo dimostrato di poter lavorare bene (con il Pdl) e i risultati raggiunto lo confermano. Speranzoso dunque il premier mentre il suo collega Franceschini poche ore fa aveva chiesto al Pdl di interrompere i propri attacchi e minacce. Per adesso, l’unica che paga questa situazione è la Borsa con Piazza Affari tra le peggiori d’Europa.