“Scilipoti mi ha diffidato! Ecco cosa è successo”, scrive oggi Beppe Grillo sul suo profilo Facebook. La vicenda ha però inizio giovedì scorso, quando il leader del Movimento 5 Stelle ha definito “nuovo Scilipoti” il senatore grillino Luis Alberto Orellana che aveva ipotizzato possibili allleanze con il Partito Democratico in caso di caduta dell’attuale governo guidato da Enrico Letta. Il paragone, però, non è affatto piaciuto a Domenico Scilipoti, il quale ha voluto immediatamente replicare: “Beppe Grillo e i suoi onorevoli, quando debbono reciprocamente accusarsi di tradimento politico, utilizzano impropriamente il mio nome, dimostrando di non conoscere la mia storia politica, improntata al rispetto delle prerogative dei parlamentari, né di leggere le dichiarazioni che rilascio alla stampa”, ha detto il senatore Pdl. “Sono stanco – ha poi aggiunto – di leggere sulle agenzie e sui giornali il mio nome utilizzato come sinonimo di trasformista. Le mie recenti dichiarazioni su un improbabile governo Letta-bis erano di carattere squisitamente politico, inerenti ai diritti dei parlamentari che non debbono obbligatoriamente spalmarsi sulle dichiarazioni dei segretari di partito, non prefiguravano certamente un cambio di casacca”. Intanto Luis Orellana, il senatore grillino accusato di tradimento, sta meditando sul da farsi: “Devo ancora capire quel che è successo, certo è una vicenda un po’ triste. Di certo non mi sento un nuovo Scilipoti, ma temo che qui si stia finendo ai 38 stratagemmi per avere sempre ragione”.



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