Anche il presidente del Consiglio Enrico Letta è intervenuto al Workshop Ambrosetti, a Cernobbio. Dopo aver rivendicato i meriti del proprio governo, ha spiegato che è giunto il momento di liberare l’Italia, che pure continua a fare cose straordinarie, dalle sue catene. La prima di esse, secondo il premier, è il caos politico, che dà una pessima immagine del nostro Paese e si riflette sugli investimenti degli investitori stranieri. Il premier, poi, ha chiesto di farla finita con «la catena delle liturgie, con la gerontocrazia, con l’Italia dei No, la catena della conservazione rispetto alle scadenze della politica». Da questo punto di vista, è irrazionale pretendere di non modificare la Costituzione, specialmente in materia di bicameralismo perfetto. Il presidente del Consiglio si è anche detto convinto che la scelta di Tokyio per le Olimpiadi del 2020 fa capire come la stabilità paghi e che, da questo punto di vista, possiamo ambire a ottenere quelle per il 2014. Parlando, poi, del finanziamento pubblico ai partiti, ha dichiarato: «dico a tutti di fare presto. Ho preso un impegno con il Paese a chiudere la questione e abolire il finanziamento pubblico ai partiti entro l’autunno»