Una lettera contenente della polvere sospetta è stata recapitata stamattina all’ufficio postale di Palazzo Chigi, indirizzata al ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge. Scattato l’allarme, sono intervenuti i vigili del fuoco ed è stato fatto sapere che i dovuti accertamenti sono ancora in corso. Prosegue intanto il botta e risposta tra il ministro e diversi esponenti della Lega Nord sulla decisione de “La Padania” di pubblicare quotidianamente gli appuntamenti istituzionali della responsabile del dicastero. “Sono una donna nera, ho studiato e faccio il ministro. Purtroppo la mia stessa esistenza pare oggi una sfida ai peggiori stereotipi e a tutti gli intolleranti di casa nostra”, si è sfogata Cecile Kyenge in una intervista a Repubblica. “Ci sono momenti – ha aggiunto – in cui diventa urgente recuperare l’orgoglio e la dignità delle istituzioni. Tutti i partiti devono fare di più. La politica si deve alzare tutta per condannare questi attacchi, altrimenti il razzismo può diventare un’arma pericolosa. Perché la democrazia può essere uccisa anche da continui atti striscianti”. Non la pensa allo stesso modo il governatore lombardo Roberto Maroni, secondo cui “gli appuntamenti del ministro Kyenge erano sul sito del ministero. Non capisco perché contestare lei debba essere razzismo e contestare me sia democrazia”. Sulla stessa linea il giudizio del sindaco leghista di Verona Flavio Tosi: “Che male c’è se un giornale pubblica gli appuntamenti di un ministro, per di più prendendoli dal sito del ministero?”, ha detto il primo cittadino, sottolineando che “siamo in democrazia, se chi legge il nostro quotidiano poi decide di andare a contestare il ministro, fa una scelta legittima. Purché, ovviamente, tutto avvenga su un piano civile”.