Dopo aver proposto tre modelli di legge elettorale (modello spagnolo, Mattarellum rivisitato e il doppio turno con sistema dei sindaci) per sostituire al più presto l’attuale Porcellum, Matteo Renzi punta a chiudere entro tre giorni un testo da far approdare in commissione Affari costituzionali alla Camera. Sarà questo il principale argomento della Direzione Nazionale del Partito Democratico, convocata alle 16 di oggi, giovedì 16 gennaio, presso la sede di via Sant’Andrea della Fratte a Roma. Lo ha confermato anche il portavoce Lorenzo Guerini, facendo sapere che “dopo la lettera di gennaio del segretario siamo determinati a spingere per uno sviluppo positivo e l’auspicio è quello di arrivare alla Camera con un testo di riforma entro la fine di gennaio”. Il sindaco di Firenze, dopo i colloqui avuti con Denis Verdini e Angelino Alfano, ha però scatenato qualche polemica interna per la voce secondo la quale sarebbe pronto a incontrare Silvio Berlusconi per parlare di legge elettorale: “Immagino che Renzi sarà cauto su mosse che possano resuscitare politicamente Berlusconi” e non incontri “un pregiudicato alla sede del Pd”, ha detto il deputato Pd Alfredo D’Attorre, secondo cui “sarebbe ben strano fare le segreterie nei comitati elettorali delle primarie e gli incontri con Berlusconi alla sede del Pd. Immagino che anche Renzi avrà cautela e attenzione”. Immediata la replica del segretario Pd su Twitter: “Legge elettorale. Le regole si scrivono tutti insieme, se possibile. Farle a colpi di maggioranza è uno stile che abbiamo sempre contestato”.