Dopo aver incontrato Silvio Berlusconi nella sede del Pd a Roma e aver sollevato un mare di polemiche, Matteo Renzi torna a farsi sentire su Facebook dove annuncia che domani pomeriggio, lunedì 20 gennaio, presenterà il testo della nuova legge elettorale: “Sono stato eletto alle primarie per cambiare le regole del gioco, per rilanciare sul lavoro, per dare un orizzonte al PD e all’Italia – scrive il sindaco di Firenze sul social network – Dopo 20 anni di chiacchiere, in un mese abbiamo il primo obiettivo a portata di mano. L’accordo, trasparente e alla luce del sole, è molto semplice. Si fa una legge elettorale per cui chi vince governa stabilmente senza il diritto di ricatto dei partitini: suggerisco a chi critica la legge di aspettare almeno di sapere come è fatta, io la presento domani in direzione alle 16”. Renzi prosegue dicendo che “nasce il Senato delle Autonomie”, quindi “via i senatori eletti, via i loro stipendi con riduzione del numero dei parlamentari e dei costi della politica. Si cambia il titolo V, superando non solo le province ma semplificando anche il ruolo delle Regioni”. In più i consiglieri regionali “riducono indennità a quelle dei sindaci e si cancellano i rimborsi-scandalo ai gruppi”. Tutto questo produce “un miliardo di euro di risparmio, come promesso”, spiega il segretario del Pd, che poi conclude: “Certo, non ci saranno più i partitini a ricattare (come è accaduto troppe volte), non ci saranno più mille parlamentari, non ci saranno più i rimborsoni dei consiglieri regionali. Però, forse, ridaremo credibilità alla politica. Per una volta facciamo ciò che abbiamo promesso”.



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