In una intervista rilasciata oggi al Fatto Quotidiano, il nuovo segretario del Pd lancia una sfida a Beppe Grillo. Propone infatti un patto per riformare il senato. Sostiene  che trasformando il senato in camera delle autonomie locali si può risparmiare un miliardo di euro: “Se i senatori Cinque Stelle sono d’accordo lo facciamo domani. Se Grillo rifiutasse dovrei pensare che non riesce a convincere i suoi senatori a firmare una legge che serve a cancellare le loro 60 poltrone”.  Una provocazione sembrerebbe, più che un patto. Renzi comunque sostiene che alcune giuste battagli del M5S si possono portare a termine solo se si fanno accordi con le parti politiche: per loro questo sarà un anno chiave, ha detto. Renzi ha anche parlato del rapporto deficit-Pil, questa volta rivolgendosi al capo del governo Letta, dicendo che è possibile sforare il “famigerato” lotte del 3%: “se all’Europa proponi riforme istituzionali e un Jobs Act che attiri investimenti stranieri, allora in Europa ti applaudono anche se sfori il 3%”. Dice però di no a una eventual euscita dall’euro. 



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