“Illudersi che liberalizzando la cannabis si sottragga potere alla criminalità organizzata significa non sapere di che cosa stiamo parlando. Nel momento stesso in cui si pongono dei limiti, la malavita cercherà di oltrepassarli. A meno di voler legalizzare anche la vendita di droga nelle scuole medie e il commercio di eroina, chi opera illegalmente non rimarrà mai disoccupato”. Lo afferma l’ex ministro Carlo Giovanardi, autore insieme a Gianfranco Fini della legge vigente in materia di disciplina degli stupefacenti. Il presidente di Sel, Nichi Vendola, ha polemizzato con la norma affermando che “la legge Fini-Giovanardi e’ una legge sbagliata, feroce, inefficace. Il proibizionismo non e’ altro che manna dal cielo per i narcotrafficanti. E’ ora di legalizzare la cannabis”.
Giovanardi, che cosa ne pensa delle affermazioni di Vendola?
Non si capisce di che cosa stiamo parlando.
Per quale motivo?
Se l’obiettivo è depenalizzare l’utilizzo delle sostanze come la cannabis, Nichi Vendola andrebbe informato del fatto che da 20 anni la legge in vigore in Italia prevede che il consumatore non commetta un reato. Per quest’ultimo è prevista una sanzione amministrativa, come il ritiro della patente di guida o del passaporto. Quindi vorrei capire se qualcuno sta proponendo per chi guida l’automobile o lavora come pilota d’aereo o autista del pullman di lasciarlo guidare anche se è sotto l’effetto delle sostanze stupefacenti. Se è così, senz’altro non sarei d’accordo.
Infatti Vendola non ha proposto la depenalizzazione, ma la liberalizzazione…
I principi attivi della cannabis hanno effetti devastanti sulla salute e provocano danni cerebrali, specialmente ai giovani. La proposta di Vendola è quindi che possa essere venduta liberamente?
Esattamente questo …
Se questa è la proposta, la mia risposta è assolutamente no. In Italia il consumo personale è assolutamente depenalizzato, c’è la possibilità di utilizzare la cannabis per scopi curativi sulla base di ricetta medica. Ciò che non si può fare in Italia è vendere la cannabis per scopi ricreativi, in quanto i tossicologi hanno spiegato nel dettaglio quali sono i danni che la cannabis provoca per l’equilibrio psico-fisico delle persone.
Vendola però non dice che la cannabis fa bene, ma che la politica proibizionista ha “portato solo a un ampliamento del mercato e del numero di consumatori”…
La scelta di legalizzarne la vendita in Colorado ha fatto sì che sono esplose la vendita e il consumo e i prezzi sono andati alle stelle. L’Italia al contrario è riuscita fortunatamente a tenere basso il consumo delle droghe proprio per la riprovazione sociale nei loro confronti, specialmente verso i giovani. Di fronte quindi a una realtà italiana dove fortunatamente i consumatori cronici non superano lo 0,1% e i consumatori occasionali sono soltanto il 2/3%, Vendola non pensa ad altro che a dare un messaggio di liberalizzazione.
La liberalizzazione non sarebbe proprio un modo per sottrarne la vendita alla malavita organizzata?
Vogliamo liberalizzare anche cocaina ed eroina?
Questo penso che nessuno, a parte Saviano, osi proporlo…
Allora la criminalità organizzata continuerà a operare con cocaina, eroina e altri tipi di droghe. Resta da vedere a quel punto se la proposta di Vendola è di autorizzare la vendita di cannabis anche all’interno delle scuole medie e dei licei, o se vogliamo porre dei limiti.
Questo Vendola a dire il vero non lo ha detto…
Eppure nel momento stesso in cui si pongono dei limiti, la criminalità cercherà di oltrepassarli. E quindi anziché sugli adulti si concentrerà sulla vendita ai minorenni. Nel momento in cui stiamo combattendo per proibire di fumare tabacco nei bar, nei luoghi di lavoro e sui treni, mi domando che senso abbia aprire al consumo di cannabis.
Il suo non è quindi bieco proibizionismo come dice Vendola?
Veda lei… Personalmente faccio fatica a comprendere quanti cavalcano in modo così entusiasta un fattore così terrificante di disgregazione sociale come la cannabis. Se sono queste le proposte con le quali si dovrebbe risolvere il problema della criminalità in Italia, invito questi signori a farsi il giro delle comunità di recupero, cosa che io personalmente ho fatto, in modo da sentire l’opinione di chi ci lavora.
(Pietro Vernizzi)