La notizia del licenziamento l’avevano appresa a giugno scorso dai giornali, poi la conferma via mail: sono 42 i dipendenti del Pdl che da dopodomani saranno in cassa integrazione. “Siamo stati epurati, di questo si tratta”, così ha scritto una lettera a Silvio Berlusconi per chiedergli aiuto. L’autrice della missiva è Lorena Vinzi, 52 anni, impiegata nella direzione nazionale del partito del Pdl, che fa parte dei 41 dipendenti non riassorbiti in Forza Italia e che dopodomani saranno licenziati. “Abbiamo ricevuto la lettera di licenziamento in 42 su 120 impiegati e, guarda caso, siamo quelli provenienti da Alleanza Nazionale e gli alfaniani”, scrive la donna. “Vorrei dirle che non solo ha licenziato una donna di 52 anni, età avanzata per rientrare nel mondo del lavoro dopo 30 anni di referenze politiche di destra, ma vorrei aggiungere che questa donna è divorziata, con due figli maggiorenni e un affitto da pagare. Lei – continua la donna – che si è sempre vantato di non aver mai licenziato nessuno, di non aver mai mandato i suoi in cassa integrazione, di non aver mai subito scioperi da parte del suo personale. Perché ora non riesce a mantenere il posto di lavoro a pochissime persone per le quali lo stipendio è vita?”. Massima comprensione per i 42 dipendenti e nessuna volontà punitiva – chiarisce l’onorevole Ignazio Abbrignani, dirigente del partito – Ma il finanziamento pubblico è stato tagliato e la nuova legge impedisce a Berlusconi di intervenire a ripianare i debiti. E’ inevitabile prendere un po’ di tempo in attesa di trovare una soluzione”. (Serena Marotta)



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