Il M5S porterà gli italiani al referendum sull’euro: si può fare e lo capirebbe anche Salvini che evidentemente non è informato”. Beppe Grillo, via blog, incalza e provoca il segretario federale del Carroccio, che su Facebook – come riporta lo stesso post del leader pentastellato – aveva scritto “Il referendum per uscire dall’Euro non si può fare, la Costituzione lo impedisce” (al momento però il messaggio non è più in bacheca). Andando sulla pagina di Salvini si legge poi “I 5 Stelle propongono una battaglia contro l’Euro? E io chiedo un INCONTRO UFFICIALE a Grillo, per confrontare le nostre posizioni sull’Euro, sull’immigrazione e sulle proposte di riduzione delle tasse della Lega. Che dite, accetterà?”. L’ex comico replica così: “Caro Salvini, non c’è bisogno di alcun incontro ufficiale. La Lega appoggi, se vuole, le idee che ritiene giuste senza chiedere nulla in cambio. Se la Lega propone cose in linea con il programma del M5S, riceverà il nostro supporto come è sempre successo per qualunque forza politica”. Grillo entra dunque nel dettaglio, sviscerando i cavilli legislativi per il quale il referendum consultivo per uscire dall’euro si può diventare realtà: “Per poterlo indire è necessario approvare una legge costituzionale ad hoc come già avvenuto nel 1989 quando si richiese agli italiani se volevano dare o meno facoltà costituente all’Unione Europea”. E infine: “La legge costituzionale per indire il referendum sarà presentata agli italiani sotto forma di legge di iniziativa popolare. Per poterla depositare in Parlamento è necessario raccogliere almeno 50.000 firme in sei mesi. Una volta depositata, presumibilmente a maggio 2015, i portavoce del M5S alla Camera e al Senato si faranno carico di presentarla in Parlamento per la discussione in Aula. Approvata la legge costituzionale ad hoc che indice il referendum, considerando i tempi di passaggio tra le due Camere, a dicembre 2015 gli italiani potranno andare alle urne ed esprimere la loro volontà sull’uscita dall’euro con il referendum consultivo”.
“Il M5S non ha alcun consigliere eletto a San Ferdinando (RC), come già altre volte ribadito a mezzo stampa, quindi la notizia secondo cui è stato arrestato un consigliere del M5S a San Ferdinando è falsa”. Con questa nota, il blog di Beppe Grillo precisa, o meglio smentisce la notizia dell’arresto di tale Giovanni Pantano, che sarebbe un esponente pentastellato nonché consigliere comunale della cittadina calabrese, che ha visto finire in manette il sindaco (Pd) Domenico Madafferi con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Si legge ancora: “Il MoVimento 5 Stelle non ha altresì mai presentato alcuna lista alle elezioni comunali di San Ferdinando. Si chiede quindi di non presentare il consigliere comunale Giovanni Pantano come un eletto del M5S (come hanno già fatto Repubblica e altri quotidiani) e si chiede rettifica a tutti gli organi di stampa, altrimenti si procederà a querela”.