Il Movimento 5 Stelle dice sì alle unioni gay. Gli iscritti che hanno partecipato alla consultazione online hanno approvato con 21360 sì e 3908 no l’equiparazione dei diritti civili tra coppie etero e omosessuali. I 25268 attivisti si sono trovati di fronte il seguente quesito: “Sei favorevole all’introduzione nel nostro ordinamento giuridico delle unioni civili fra persone dello stesso sesso?”. Con un breve post sul blog di Beppe Grillo, sono stati resi noti i risultati: la base del non partito ha dunque espresso un larghissimo consenso all’introduzione delle unioni gay nell’ordinamento italiano, consacrando di fatto la linea del leader pentastellato. Non sono comunque mancate le polemiche, dovute anzitutto all’accantonamento del punto delle adozioni a votazione in corso. In mattinata il sondaggio era formulato così: “Sei favorevole all’introduzione del nostro ordinamento giuridico delle unioni civili tra persone dello stesso sesso (diritti e doveri della coppia equiparati al matrimonio ma con esclusione della possibilità di adottare figli estranei alla coppia)?”. Poche ore dopo la parentesi sparisce.
Silvia Chimenti del Movimento cinque stelle presenta in un video caricato su youtube la proposta di legge sull’educazione all’affettività e la sessualità consapevole. Una legge, spiega, motivata da studi internazionali che dicono come il 25% dei suicidi di giovani tra i 16 e i 25 anni di età è dovuto all’omofobia. Cita poi il caso di tre ragazzi italiani che si sono recentemente uccisi per la discriminazione subita in quanto omosessuali. Tutte le nazioni europee, dice ancora, cominciando dalla Francia nel 1968, hanno introdotto nelle scuole tale materia, solo l’Italia non lo ha ancora fatto. In Italia poi non esiste una legge sui reati motivati da odio omofobico, aggiunge, facendo del nostro paese quello più arretrato in materia di diritti civili. E’ una proposta di legge a costo zero, conclude, in quanto saranno gli insegnanti già esistenti a occuparsene: inserire nei programmi didattici obbligatoriamente l’educazione affettiva.
“Sei favorevole all’introduzione nel nostro ordinamento giuridico delle unioni civili fra persone dello stesso sesso?”. E’ la domanda che Beppe Grillo pone oggi sul suo blog nella nuova consultazione online su unioni civili e disciplina delle convivenze. Dalle ore 10 alle 19, tutti gli iscritti al portale del Movimento abilitati al voto (con iscrizione anteriore al 1 luglio 2014) potranno votare sul blog del leader M5S per esprimere la propria preferenza a riguardo. Prima di votare, Grillo consiglia di leggere il post pubblicato su Facebook dal capogruppo M5S Alberto Airola, il quale spiega che la proposta di unioni civili dovrà essere votata in commissione giustizia: si tratta di un testo sulle unioni “e non sul matrimonio che in commissione ha seguito un altro iter. In pratica in commissione giustizia sono stati accorpati tutti i disegni di legge sul matrimonio da una parte e lo stesso è stato fatto per le proposte relative alle unioni di fatto. Il voto quindi – sottolinea Airola – è per adesso limitato alle questioni delle unioni che dobbiamo affrontare e non è una espressione sulle soluzioni ideali che dovremmo avere in merito”.
“Draghi ingrassa solo le banche”. È questo il titolo della nota postata in giornata sul blog di Beppe Grillo e firmata dai portavoce del Movimento 5 Stelle al Parlamento Europeo. L’articolo fa riferimento a un intervento del parlamentare europeo pentastellato Marco Valli, che incalza Mario Draghi (presidente della Bce) sui LTRO. Ecco cosa si legge nel pezzo: “Vi ricordate le operazioni di LTRO del 2011 dove le banche hanno ricevuto 1.000 miliardi dalla BCE a tassi vicini allo 1% e con i quali hanno comperato titoli di stato facendo utili a palate con i BTP al 6/7% di rendimento senza rischiare nulla? Bene, la BCE durante l’estate, dopo quasi 6 anni di crisi, disoccupazione record ed inflazione quasi piatta, si è resa conto della necessità di erogare denaro all’economia reale. Draghi ha quindi annunciato il lancio delle TLTRO…quella T in più sta per Targeted, cioè destinate a finanziare qualcosa in particolare: l’economia reale”. E ancora: “Il 3 Luglio la BCE ha annunciato in maniera trionfale le nuove operazioni definendone la quantità, circa 1.000 miliardi, e le modalità di erogazione. Draghi con vigore e sicurezza dichiarava: ‘le banche private che riceveranno questi soldi saranno obbligate a prestarli all’economia reale’. Mentre tutti osannavano le nuove operazioni e il presidente della BCE, i nostri portavoce studiavano attentamente il documento tecnico di attuazione, scoprendo purtroppo che al suo interno non era previsto nessun obbligo concreto di prestito da parte delle banche verso l’economia reale. Le banche private avranno quindi la possibilità di ottenere finanziamenti a lungo termine a un tasso dello 0,15% annuo e per minimo due anni, e con questi soldi potranno fare quello che vogliono: speculare sui titoli di stato, sui derivati, sul mercato azionario”. Il M5S parla di inganno, puntando il dito contro le politiche della Banca centrale europea , il cui leader “ha ammesso che le banche potrebbero comperare titoli di stato con questi soldi e che non esistono di fatto obblighi concreti di destinazione”. Infine, eccola chiosa: “Chiederemo ora a Draghi se ritiene giusto continuare a prestare soldi a tassi dello 0,15% alle banche private per ingrassare le tasche dei top manager e dei loro azionisti mentre cittadini e imprese in difficoltà devono morire, affidarsi agli strozzini o, quando sono fortunati, pagare tassi di interesse molto più alti. Avrà il coraggio di dirci la verità?”.