Che fine ha fatto la base del Partito Democratico? Il Pd, che ha stravinto le elezioni europee del 25 maggio – conquistando uno storico 40.81% – ha perso 400mila iscritti in un anno. È quanto rivela uno studio condotto da La Repubblica: urne piene, tessere volatilizzate. Il primo segnale di crisi importante era arrivato con l’affluenza flop alla Primarie in Emilia Romagna: appena 58mila elettori ai gazebo. I militanti, ad oggi, sono meno (forse molto meno) di 100mila, ben 5 volte meno rispetto al 2013, quando – scrive sempre il quotidiano di Scalfari, i tesserati toccavano quota 539.354. Le regioni dove la crisi dem è più forte sono Sicilia, Basilicata, Molise, Sardegna, Puglia e Campania. La struttura tradizionale del partito “di sinistra” è in piena mutazione, ad opera anche dello stesso segretario Matteo Renzi. Il cambio di identità e la metamorfosi verso un partito all’americana è in atto: è un bene o un male? 11.172.861 i voti presi pochi mesi fa sono comunque una risposta.



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