Dopo una giornata quanto mai concitata, e spettacoli deprecabili a Palazzo Madama – tra lanci di regolamenti, penne, schiaffi e insulti –, il Jobs Act ha incassato la fiducia dal Senato: il testo è infatti passato, in nottata, con 165 sì e 111 no. La bagarre, che ha visto scatenarsi l’opposizione di Movimento 5 Stelle, Lega Nord e Sinistra Ecologia e Libertà (e parte della minoranza dem), si conclude dunque per il migliore dei modi per il governo e per lo stesso Matteo Renzi, che in mattinata arrivando alla Segreteria Pd del Nazareno dichiara “Stanotte in Senato è andata molto bene. Mi sembra che stia crescendo il sostegno, anche in Senato. Il margine è molto forte: 165 a 111. Sono molto contento del risultato numerico”. In merito a quanto successo tra gli scranni il Presidente del Consiglio dice: “Gli italiani sono stanchi delle sceneggiate di alcuni senatori. Rimane l’amarezza perché i lanci di libri sono immagini tristi per i cittadini che si domandano che senso abbia. Ma noi andiamo avanti”. Infine, il premier ha commentato la decisione del senatore Walter Tocci di dimettersi dopo aver votato la fiducia non condividendo più la linea del partito nonché dell’esecutivo: “Farò di tutto perché Walter Tocci, che è una persona che stimo molto, continui a fare il senatore”.