“In nome di Dio e della democrazia: #FuoriDallEuro”. È il titolo del lungo posto pubblicato poco fa sul blog di Beppe Grillo, nonché slogan lanciato dallo stesso leader del Movimento 5 Stelle a Bruxelles. L’ex comico è intervenuto oggi al Parlamento Europeo per presentare il referendum anti-euro, occasione raccolta per attaccare la Germania, la Bce (alla quale viene dichiarata guerra), il neo eletto presidente Junker e la moneta unica. Grillo esordisce così: “È tempo per me e per gli italiani, di fare qualcosa che avrebbe dovuto essere fatto molto tempo fa: mettere fine alla vostra permanenza in questo posto, voi che avete disonorato e sostituito i governi e le democrazie senza alcun diritto. Voi siete un gruppo fazioso, nemici del buon governo, banda di miserabili mercenari, banchieri. […]Siete degli avvoltoi che vanno mandati a casa”. Il leader pentastellato promette: “Vi manderemo a casa con l’uscita dell’Italia dall’euro. Si può fare! Lo sapete bene, Il M5S raccoglierà le firme per una legge di iniziativa popolare e poi, grazie alla nostra presenza parlamentare, lancerà un referendum consultivo come è avvenuto per l’ingresso nell’euro nel 1989. Si può fare! So che ne siete terrorizzati. Crollerete come un castello di carte, vi frantumerete come un vaso di cristallo. Senza l’Italia nell’euro, finirà questo esproprio delle sovranità nazionali in tutta Europa. La sovranità appartiene al popolo non alla BCE e neppure alla Troika o alla Bundesbank”. E ancora: “L’euro sta distruggendo l’economia italiana […]Nel primo semestre del 2014 hanno chiuso più di 8.000 imprese, due all’ora. Dobbiamo svincolarci dalla morsa dell’euro il prima possibile. Prima del default”. Un ex ministro delle finanze di un paese paradiso fiscale”. La provocazione di Grillo prosegue: “Non siamo in guerra con l’ISIS o con la Russia, ma con la BCE che ha sostituito i governi nazionali e i cui membri hanno pure l’arroganza di dichiararlo apertamente. In Italia gli ultimi tre presidenti del Consiglio, incluso ovviamente Renzi, non sono stati eletti in libere elezioni, ma su indicazione di istituzioni finanziarie straniere con il beneplacito di Napolitano Ora basta, la sovranità italiana, inclusa quella monetaria deve essere restituita agli italiani. L’abbiamo conquistata con le guerre e con la Resistenza. Non la cederemo facilmente a dei banchieri con la faccia di cera”. Questa, dunque, la chiosa finale ad effetto: “Vi manderemo a casa con il referendum. Preparatevi al vostro di default, quello della BCE, non al nostro: noi facciamo sul serio! Sappiamo che saremo attaccati in ogni modo, ma non ci fate paura. In nome di Dio e della democrazia, andatevene!”.