“Le ignobili minacce subite dal presidente Schifani meritano la più forte e decisa condanna da parte delle istituzioni”. Lo ha detto Giuseppe Esposito, senatore Ncd e vicepresidente del Copasir, il quale auspica che “molto presto possa essere fatta piena chiarezza su questa vicenda che è certamente seria e preoccupante”. “Al presidente Schifani – ha aggiunto – giunga la mia profonda solidarietà e umana vicinanza nella certezza che insieme continueremo imperterriti la nostra battaglia per combattere gli orrori della criminalità organizzata”. Un messaggio di solidarietà è giunto anche dal presidente nazionale dell’Udc, Gianpiero D’Alia: “È un episodio grave, ci auguriamo che venga al più presto fatta piena luce e individuati i responsabili”.



Una busta contenente una lettera di minacce e un proiettile è stata recapitata nei giorni scorsi all’ex presidente del Senato Renato Schifani. Come riporta il Giornale di Sicilia, il plico è stato trovato lunedì scorso nella buca delle lettere dello stabile di piazza Virgilio a Palermo, dove si trova lo studio legale che il senatore Ncd divide con il figlio e altri soci. Al momento gli investigatori non escludono alcuna ipotesi, ma viene privilegiata la pista mafiosa. “Tu ci hai fatto togliere i soldi e te ne sei vantato, ma pagherai, morirai”, sarebbe il senso del messaggio recapitato a Schifani, come fa sapere ancora il quotidiano siciliano. La minaccia farebbe riferimento in particolare alla legge che prevede il sequestro per equivalente, voluta proprio da Schifani nel 2008. Tanti i messaggi di solidarietà giunti in queste ore: “Siamo affettuosamente vicini al presidente Renato Schifani per la grave minaccia ricevuta – ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano – L’impegno e la determinazione con cui ha sempre contrastato, nello svolgimento degli importanti ruoli ricoperti, ogni forma di attività criminale, ne hanno fatto un forte punto di riferimento”.

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