Le primarie hanno esaurito la loro funzione. E’ quanto sostiene un gruppo di aderenti al l Pd e alla sinistra in generale che ha fatto sapere che il prossimo 30 novembre non andrà a votare per il candidato governatore. Sono uno strumento logoro, dice il sociologo Onofrio Romano: “In una certa fase sono intervenute a modificare certi equilibri paludati e sono riuscite a smuovere le acque. Così è stato nel 2005 quando servirono a far emergere opzioni diverse da quelle che si volevano far valere dall’alto” dice. oggi invece, prosegue, era meglio organizzare la partecipazione dei cittadini alle scelte elle istituzioni mentre a Bari, dice, si è preferito un governo “illuminato” che si è separato dai cittadini. Della stessa idea l’economista Michele Capriati che dice che questo strumento ha perso la sua genuinità originale: “Non mi convince il metodo con cui si sono allestite le primarie. Sono colpito dalla mancanza di contenuti e dallo scarso coinvolgimento della cittadinanza, soprattutto quella attiva. Ma devo dire che anche i candidati non esercitano su di me un grande fascino: sono tutti interni al ceto politico, anche se riconosco che non sono tutti uguali tra loro”.



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