Sono in programma il 23 novembre le elezioni regionali della Calabria, anticipate a causa delle dimissioni presentate ad aprile dal precedente governatore, Giuseppe Scopelliti. Tra le liste che parteciperanno alla competizione, c’è anche quella guidata da Domenico Gattuso, ovvero L’Altra Calabria. Si tratta di una coalizione tra le forze di sinistra che si oppongono decisamente alla deriva moderata del Partito Democratico, facenti riferimento in particolare ad Alba, di cui proprio Gattuso rappresenta il referente calabrese. Esperto di pianificazione dei trasporti, il candidato governatore della lista di sinistra lavora come professore ordinario presso l’Università Mediterranea, in Ingegneria dei Trasporti. Gattuso si è fatto notare nel corso della sua militanza politica in particolare per il suo grande impegno in favore dei sistemi di trasporto equo-sostenibili e della mobilità dolce. Inoltre si è speso a più riprese per favorire lo sviluppo della portualità nel Mediterraneo e per un rilancio dei sistemi ferroviari regionali. E’ stato tra coloro che hanno appoggiato la Lista Tsipras alle recenti elezioni europee, per la quale è stato peraltro candidato, riportando un buon successo personale, collezionando quasi 7mila preferenze. E’ lo stesso candidato di L’Altra Calabria a definire il raggruppamento che lo sostiene ocme una forza di vera sinistra, intendendo in questo modo scavare un solco con il Partito Democratico, cui la lista si proclama del resto fieramente alternativa. Tanto da reputare il partito di Renzi non meno responsabile del centrodestra nei confronti dello sfascio determinato nella regione da politiche che hanno portato sempre più cittadini ad allontanarsi dalla politica. E’ proprio a questa fascia di elettorato che si rivolge con particolare veemenza Gattuso, indicando una nuova strada fatta di politiche partecipative, solidarietà e ampio sostegno alle fasce più deboli della popolazione, quelle che hanno pagato il conto delle politiche di austerity portate avanti nel corso degli ultimi anni sia a livello nazionale che locale. Proprio per questo motivo L’Altra Calabria avversa la logica delle privatizzazioni, il neoliberismo e le politiche conservatrici di cui anche il centrosinistra sarebbe impregnato. Politiche che secondo Gattuso hanno portato la regione ad altissimi livelli di povertà, con indici di disoccupazione sempre più drammatici, nonostante la possibilità di usare fondi ingenti provenienti dall’Europa. La polemica di Gattuso è non solo rivolta alle politiche sociali portate avanti dalle altre forze politiche, ma anche alla legge elettorale ideata per questa tornata elettorale, con una soglia di sbarramento elevata all’8%, dopo una prima proposta addirittura al 15%, vista come un vero e proprio attacco alla democrazia. Il programma di Gattuso, si incentra in particolare su tre filoni, ovvero ambiente e cultura, trasporti e logistica e beni comuni. Con un particolare accento sul tema della sanità, che copre l’80% del bilancio regionale, costringendo peraltro gli utenti a rivolgersi a strutture poste fuori dalla regione. Un programma sul quale L’Altra Calabria chiede il consenso dei cittadini calabresi per poter superare la soglia di sbarramento dell’8% e svolgere di conseguenza una funzione di pungolo verso chi vincerà la competizione elettorale.



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