È il candidato designato dal Nuovo Centordestra e sostenuto dalla coalizione di Centro e dalla lista  Emilia-Romagna Popolare. per le prossime Elezioni Regionali dell’Emilia-Romagna, che si terranno domenica 23 novembre. Nato a Forlì nel 1960, Rondoni possiede un diploma di maturità linguistica presso l’istituto Fulcieri-Paolucci di Forlì. Si è successivamente laureato nella facoltà di Giurisprudenza all’Università di Bologna. La sua professione originaria è quella di giornalista professionista. Sposato con Chiara, Alessandro è stato direttore del settimanale Il Momento, dalla forte connotazione religiosa. Inoltre, vanta collaborazione con diverse testate di rilevanza nazionale, quali Il Nuovo Aeroapago e il Resto del Carlino. È anche conosciuto come abile scrittore, oltre ad essere molto attivo in numerose associazioni del territorio. Ha fondato il Rondo Point, un centro d’ascolto che ancora oggi coordina. Inoltre, fa parte del Rotary Club e della Fondazione della Cassa di Risparmio di Forlì. Nel 2009, decide di scendere in campo nel mondo della politica e si candida come sindaco della sua città, ma perde al ballottaggio. Non è riuscito poi a farsi eleggere alle ultime Elezioni Europee, non avendo ottenuto il numero minimo di preferenze per accedere all’Europarlamento. Alessandro Rondoni non si arrende di fronte alle sfortune precedenti ed è pronto a lottare per ottenere un posto di rilievo nella Regione, anche se non è tra i favoriti. Appartenente al partito del Nuovo Centrodestra, è sostenuto anche dall’Unione di Centro e dal Partito Popolare Europeo. In occasione di una visita alla Comunità di San Patrignano, il politico ha colto l’occasione per illustrare alcuni tratti salienti del suo programma elettorale. Il primo impegno è quello di garantire una maggiore attenzione e solidarietà a chi ne ha la necessità, con una netta valorizzazione di principi basati sul volontariato. Lo scopo è quello di rendere la Regione Emilia-Romagna maggiormente sviluppata, con una netta ripresa di turismo ed economia e una netta diminuzione del tasso di disoccupazione. È un sostenitore convinto delle grandi opere infrastrutturali, con un territorio che deve essere collegato al meglio con il resto d’Europa. Bisogna stanziare ingenti somme di denaro con un sistema di garanzie che favorisca l’accesso al credito.



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