È la candidata scelta dal Movimento 5 Stelle per le prossime elezioni regionali in Emilia-Romagna. 38 anni, è originaria di Mirandola, una piccola località in provincia di Modena. Dopo essersi diplomata al Liceo Linguistico con il massimo dei voti, Giulia effettua la sua tesi di specializzazione a Salisburgo, prima di laurearsi con lode in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università Cattolica di Milano. La sua carriera scolastica brillante la conduce al Museo del Louvre di Parigi, nel quale lavora nel reparto di Arti Grafiche. Dopo un corso di specializzazione in Scienze della Cultura sempre nella capitale francesi, la Gibertoni ottiene un Master in Relazioni esterne e comunicazione aziendale e un Dottorato in Semiotica della Cultura, rispettivamente a Bologna e Milano. Ha lavorato per la Maserati e oggi lavora presso l’ateneo nel quale si è laureata, oltre ad essere docente in vari corsi per studenti universitari provenienti dalla Lombardia. Questa serie di successi in ambito lavorativo precede la sua discesa in politica, dopo aver scelto di seguire le idee di Beppe Grillo.
Il suo inizio in ambito politico è stato abbastanza sfortunato. Dopo essere stata eletta per il Parlamento Europeo in Nord-Est e aver iniziato a cullare il sogno di entrare in una commissione, Giulia è costretta a veder svanire tutto. Infatti, le 16mila preferenze ricevute durante la tornata elettorale non sono sufficienti ed è costretta ad abbandonare il consiglio. Dopo un riconteggio dei voti, il suo posto è andato a Marco Zullo, che l’ha preceduta soltanto di due voti. Una cocente delusione per Giulia Gibertoni, che però non si arrende e decide di presentarsi alle primarie del Movimento 5 Stelle per le Elezioni Regionali, da svolgersi online. È il momento del riscatto: con 266 preferenze, ottiene la tanto agognata candidatura.
Nel suo programma elettorale, la Gibertoni intende dare molta importanza al rilancio del turismo a livello regionale. Auspica la nascita di innovative attività imprenditoriali basate sul riciclo e sul rispetto delle norme ambientali. Inoltre, un altro obiettivo è quello di rimettere al centro dell’attenzione i beni comuni, che devono assumere un’importanza maggiore rispetto a quella degli interessi privati. Altri punti fondamentali del suo programma sono lo stanziamento di fondi per un reddito di cittadinanza per la Regione e lo stop alle grandi opere che servirebbero solo a sprecare denaro pubblico.