Domenica 23 novembre, dalle 7.00 alle 23.00 si terranno le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale e della nomina del nuovo presidente dell’Emilia-Romagna. Tra i candidati c’è Maurizio Mazzanti, sostenuto dalla lista Liberi Cittadini. Maurizio Mazzanti è già noto per essersi candidato come sindaco a Budrio, in provincia di Bologna, per una lista civica che ha riportato un ottimo 14% di consensi, portando peraltro due consiglieri in comune. 



Mazzanti è nato a Bologna, 52 anni fa e, prima di dedicarsi alla politica, nel 2009, ha lavorato nel settore della comunicazione digitale. Attualmente presta il suo operato come insegnante in un Ente di Formazione, sempre del capoluogo. Sposato e padre di due figlie, Mazzanti si muove soprattutto in quel bacino di voti che include i delusi di M5S e fa riferimento anche a Giovanni Favia, ormai noto per la sua polemica con il movimento in cui pure era stato eletto nel corso delle ultime consultazioni regionali. Proprio la coalizione che si raccoglie intorno a Favia, Laboratorio Bologna, è parte integrante della lista Liberi Cittadini.



Va peraltro ricordato come la lista abbia faticato non poco a raccogliere le firme necessarie per poter partecipare alla competizione, tanto da spingere Mazzanti a denunciare gli ostacoli posti alla libera partecipazione di nuove forze politiche. Anche i media sono stati messi sotto accusa dal candidato governatore, soprattutto Sky che ha riservato il faccia a faccia conclusivo a soli quattro candidati, escludendo Mazzanti e Cristina Quintavalla, di L’Altra Emilia-Romagna. Un’esclusione che ha scatenato le rimostranze dei due candidati senza però smuovere l’emittente satellitare, la quale ha dal canto suo affermato che per i due esclusi è previsto un appuntamento pomeridiano con Paola Saluzzi. 



Naturalmente la campagna elettorale di Mazzanti e della lista da lui rappresentata ha fatto perno su una serie di tematiche che sono quelle proprie anche del movimento di Beppe Grillo, puntando evidentemente a pescare nel bacino dei delusi da M5S. In questo senso il candidato governatore di Lista Cittadini Liberi ha puntato il dito contro l’incapacità dei grillini di rappresentare al meglio la delusione di molti elettori per una politica che non riesce a dare risposte alla crisi e tende a chiudersi all’interno dei palazzi del potere. Inoltre Mazzanti ha voluto puntare molto su collaudati cavalli di battaglia della battaglia anti-casta, a partire dal contrasto allo strapotere sempre più evidente delle multiutility. Anche la tutela dell’ambiente, una più compiuta valorizzazione delle risorse agricole regionali e il sostegno alle tante piccole e medie imprese che caratterizzano il panorama regionale, sono stati più volte richiamati. Ora non resta da attendere i risultati per vedere se queste tematiche avranno fato breccia nell’elettorato.