Non si attenua la tensione all’interno del Movimento 5 Stelle a pochi giorni dalla disfatta elettorale in Calabria ed Emilia-Romagna. Dopo Walter Rizzetto, deputato grillino intervenuto ieri nello studio di Omnibus su La7 e successivamente “scomunicato” da Beppe Grillo, altri due parlamentari a 5 Stelle hanno deliberatamente ignorato il diktat del leader apparendo in un’altra trasmissione televisiva. Si tratta di Sebastiano Barbanti e Tancredi Turco, entrambi in collegamento da piazza Montecitorio durante la puntata odierna di Agorà su Rai Tre per sottolineare la necessità di andare in televisione, il principale mezzo attraverso il quale i cittadini si informano. “Dobbiamo riconoscere che è il momento di fare autocritica, di iniziare una riflessione seria al nostro interno”, ha spiegato Turco, secondo cui “Grillo deve rimanere il nostro megafono, ma è opportuno che venga affiancato anche da altri megafoni che siamo noi parlamentari”. Per Barbanti, invece, “Grillo deve rimanere a capo del Movimento. Se noi siamo qua in televisione è per far conoscere meglio i nostri programmi non certo per vanità o per soddisfare il nostro punto G”, ha detto utilizzando la stessa espressione con cui proprio Grillo cacciò dal Movimento la consigliera comunale bolognese Federica Salsi dopo la sua partecipazione a Ballarò.



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