Ieri si sono svolte le primarie per il Pd nella regione Puglia, con circa 140mila cittadini votanti, un’affluenza che nessuno si aspettava a che è stata definita, dunque, ottima. Il vincitore è Michele Emiliano, con il 57.18% delle preferenze: l’ex sindaco di Bari ha dichiarato sulla sua pagina Facebook che ora i suoi avversari sono tutti i problemi della Regione, a partire dalla questione dell’ILVA, che ancora non è stata risolto. Buoni gli ultimi dieci anni del governo di cento sinistra, ma ancora tante le cose da sistemare, continua Michele Emiliano, che già mette in chiaro con il M5S e con tutti i partiti di centro destra che il confronto sarà necessario e soprattutto sarà necessaria una collaborazione: l’obiettivo, ora, è la Regione Puglia e nient’altro.
Michele Emiliano è il vincitore delle primarie del centrosinistra per scegliere il candidato alla presidenza della Regione Puglia. Il segretario regionale del Pd ed ex sindaco di Bari ha ottenuto in totale 76.930 voti, pari al 57,18%, staccando gli altri due candidati Dario Stefano e Guglielmo Minervini che hanno ottenuto rispettivamente il 31,38% (42216 voti) e l’11,44% (15389 voti). Se l’esito di queste primarie era stato largamente previsto, altrettanto non si può dire riguardo l’affluenza: le prudenti stime inizialmente avanzate sono state infatti contraddette e le sessantamila persone previste alle urne sono state in realtà quasi 140mila (139.652), un successo. Si è votato di più a Lecce (43123), poi Bari (36238) e Foggia (23372). “Sono molto felice di questa vittoria – ha commentato Michele Emiliano – Ma da domani comincia la campagna elettorale, quella vera. Se mi guardate in faccia vedrete che sono già in quell’altra fase”. Emiliano ha anche assicurato “la più totale collaborazione con Vendola. Sono sicuro lui farà lo stesso per agevolare la nostra vittoria. Sarà il nostro principale ispiratore”. Anche Dario Stefano ha raggiunto il candidato vincitore nella sede del Pd: “Doveroso per me venire qui. C’è un centrosinistra plurale in Puglia che ne fa la sua ricchezza. Michele è una risorsa per questa pluralità. Ora dobbiamo vincere”.