Il deputato Tommaso Currò ha rassegnato le dimissioni dal gruppo di M5S alla Camera, annunciandolo al termine di una dichiarazione di voto. “Con il 25% del consenso elettorale – ha detto – dovevamo contribuire a risolvere i problemi del Paese e rendere l’Italia più competitiva nello scenario internazionale, invece, nonostante il dissenso interno, abbiamo giocato alla delegittimazione ed alla distruzione senza alcuna forma di rispetto e di responsabilità. Abbiamo utilizzato l’alibi del 51%, inteso come unica forma possibile di governo per giustificare una condotta del tutto omissiva verso le attese che ben 8 milioni e 700 mila italiani avevano riposto in noi. Condivido il tentativo di rinnovamento della classe dirigente del Paese, ed al pari di molti colleghi qui presenti, intendo partecipare attivamente al processo di moralizzazione della politica. Infine, rivendico il mio diritto a rappresentare il territorio nel quale sono stato eletto. Nei momenti, in cui ho cercato di rappresentarne gli interessi, ho paradossalmente avuto più ostacoli dal movimento a cui appartengo rispetto agli altri partiti. Voglio sentirmi sereno ed orgoglioso di lavorare per un progetto politico nel quale riconoscermi e attraverso il quale operare: oggi Signor Presidente questa condizione in questo gruppo non c’è più. Le comunico quindi le mie dimissioni dal Gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle”, ha concluso Currò. Una notizia che il premier Matteo Renzi ha commentato così: “Il fatto che stiate perdendo pezzi ogni giorno non vi autorizza a interrompere. Siamo solidali con voi e capiamo la vostra difficoltà: vi mandiamo un caro abbraccio ma il nostro compito è continuare a lavorare per il bene dell’Italia nonostante le vostre urla, le vostre grida, nonostante la frustrazione che comprendiamo. Ma credo ci sia una ragione se non vi votano più”. (Serena Marotta)