Beppe Grillo contro Paolo Becchi, ancora una volta. “Non rappresenta in alcun modo il Movimento 5 Stelle e i suoi interventi sono a puro titolo personale”, ha scritto il leader M5S su Twitter e in fondo all’ultimo post pubblicato sul suo blog dopo la recente apparizione del professore, considerato l’ideologo del Movimento, a Piazzapulita su La7. Immediata la replica di Becchi, sempre su Twitter: Su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere. Tolgo il disturbo”, ha scritto citando un aforisma di Ludwig Wittgenstein. Non è la prima volta che Grillo “licenzia” in questo modo Becchi: era già successo nel maggio dell’anno scorso, quando il docente di filosofia del diritto all’Università di Genova aveva detto a “La Zanzara” su Radio 24 che “se qualcuno tra qualche mese prende i fucili non lamentiamoci, abbiamo messo un altro banchiere all’economia (Saccomanni, ndr). Non so quanto il movimento possa frenare la violenza della gente, che è nella natura delle cose”. Anche in quel caso Grillo e tutti i parlamentari 5 Stelle avevano preso le distanze, sottolineando che Becchi non può essere considerato l’ideologo del Movimento, ma semmai “si tratta di un’etichetta attaccata al personaggio sulle cui posizioni deputati e senatori non si riconoscono affatto”.