Adesso che Letta ha confermato le sue dimissioni, riparte più forte che mai il toto ministri. Secondo le primissime indiscrezioni, Renzi vorrebbe confermare sia Lupi che Alfano per quanto riguarda il Nuovo centro destra, sempre naturalmente che questi vogliano rimanere al governo. Dalle prime dichiarazioni di Alfano infatti sembra che non sia scontato. Sempre confermato è invece Graziano Delrio anche se non si sa in quale dicastero. Al tesoro si parla di Lucrezia Reichlin perché sembra pacifico che Saccomanni venga mandato a casa. Ma sempre molto quotato è anche Lorenzo Bini Smaghi ex membro del boari della Bce. 



Il passaggio di consegne tra Enrico Letta e Matteo Renzi, nonostante la resistenza del premier e i dubbi del segretario, sembra ormai alle porte. Impazza, ovviamente, il toto ministri. Che fine farà Enrico Letta? L’attuale presidente del Consiglio dovrebbe essere dislocato agli Esteri, ma nel caso in cui si arrivasse a una rottura, Emma Binino rimarrà al suo posto. La restaurazione del leader Pd vede confermato, come vice presidente del Consiglio, Angelino Alfano al quale, però, verrebbe tolto il Viminale. Il ministero degli Interni potrebbe dunque andare a Graziano Delrio o a Dario Franceschini. Per il Ministero dell’Economi, al posto di Fabrizio Saccomanni, si fa il nome di Andrea Guerra, amministratore delegato di Luxottica, ma anche quello del professore Tito Boeri, e del vicesegretario generale dell’Ocse Piercarlo Padoan. Anna Maria Cancellieri, con tutta probabilità, verrà sostituita: Michele Vietti, presidente del Csm, sembra il più serio candidato c ministro della Giustizia. Anche Enrico Giovannini ha le ore contante: al suo posto potrebbe arrivare Guglielmo Epifani (o Andrea Guerra e Tito Boeri, candidati anche all’Economia). Andrea Guerra e Maurizio Marina sono i candidati al Ministero dello Sviluppo Economico; bocciato dunque Flavio Zanonato. Al posto di Mario Mauro al Ministero della Difesa Federica Mogherini o Roberta Pinotti. Alessandro Baricco e Paolo Mieli si giocano la poltrona al Ministero della Cultura, ma sono in corsa anche Dario Franceschini e Gianni Cuperlo. Il posto vacante al Ministero dell’Agricoltura potrebbe finire a Oscar Farinetti, patron di Eataly Maria Elena Boschi insidia Gaetano Quagliariello come ministro delle riforme; mentre Dario Franceschini dovrebbe cedere il ministero dei rapporti con il Parlamento a Roberto Giachetti (attuale vicepresidente della Camera). Confermati Andrea Orlando all’Ambiente e Beatrice Lorenzin alla Sanità Infine, Maurizio Lupi dovrebbe mantenere la delega come ministro dei Trasporti, mentre quella delle Infrastrutture dovrebbe andare a Michele Emiliano, sindaco di Bari.



Siamo dunque agli albori del primo governo Renzi? A leggere quel che si dice in giro sembra così: la partita tra il segretario del Pd ed Enrico Letta si sta facendo cruenta. C’è chi dice che il sindaco di Firenze potrebbe diventare presidente del consiglio già questa domenica. Letta starebbe cercando di resistere all’attacco, ma non sono molti quelli che ancora credono nella sua possibilità di sopravvivere. E così, come sempre in questi casi, già impazza il toto ministri. Si dice infatti che Renzi abbia già pronta una lista di possibili ministri. Qualche nome? Innanzitutto la tanto contestata Laura Boldrini, che con il suo ingresso al governo porterebbe anche il suo partito, Sel, nella nuova maggioranza. Quindi come ministro degli interni ci potrebbe essere Graziano Del Rio, Maria Elena Boschi alle riforme. Ministro dell’economia potrebbe essere Andrea Guerra, amministratore di Luxottica, ministero che potrebbe però andare anche a Lorenzo Bini Smaghi o a Pier Carlo Padoan. Ernesto Carbone sarebbe invece il nuovo ministro dell’agricoltura. C’è poi chi dice di Alessandro Baricco alla cultura.

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