Non ci ha messo molto Beppe Grillo a scrivere il suo commento alla drammatica giornata di ieri in cui si è consumato lo scontro finale tra Enrico Letta e il suo compagno di partito Matteo Renzi. Sfiduciato dal suo stesso partito, Letta è stato obbligato a rassegnare le dimissioni. Renzi? “Un carrierista senza scrupoli” lo definisce oggi Grillo, paragonando un po’ la giornata di oggi, festa di San Valentino, a quel San Valentino del 1929 a Chicago quando Al Capone ordinò una sanguinaria strage. “Il nuovo boss non è Al Capone, ma un carrierista senza scrupoli, in arte Renzie, buon amico di Berlusconi, di Verdini e di gente che avrebbe fatto paura ai gangster del proibizionismo. Le sue credenziali sono ottime. Oltre ad essere un bugiardo incallito, lo vogliono le banche, la Confindustria, De Benedetti, Scaroni, la finanza. Un perfetto uomo di sinistra” scrive Grillo. Letta invece sta raccogliendo suoi stracci per andarsene licenziato come una serva, dice ancora il leader dei cinque stelle. Adesso Napolitano sceglierà una persona che non è un parlamentare, non si è mai candidato al ruolo di presidente del consiglio. Ma in realtà, conclude, “Letta e Renzie sono dei prestanome, utili a chi li ha sostenuti e li sostiene. Marionette. Il Parlamento e lo stesso Governo sono un’illusione ottica e il Quirinale una monarchia. Dall’esterno il cittadino assiste a una squallida lotta tra bande per il potere mentre “nel fango affonda lo stivale dei maiali“.