Il candidato del centrosinistra a presidente della Sardegna è Francesco Pigliaru. La sua esperienza politica comincia con il Progetto Sardegna nel 2003, forza politica fondata da Renato Soru a cui Pigliaru aderisce. Si trattava di un movimento di sinistra moderato, di tipo autonomista. Il movimento si scioglie nel 2007 e entra a far parte del Partito democratico. Pigliaru, che è nato a Sassari il 13 maggio 1954, professionalmente è un economista, docente e pro rettore dell’università di Cagliari. Il padre Antonio era un noto filosofo. Laureato nel 1978 in scienze politiche all’università di Sassari, aveva militato in quegli anni in Lotta continua. Nel 1981 ottiene un master in Philosophy and economics all’università inglese di Cambridge. Ha insegnato nel biennio 1988-89 all’università di Berkeley in California, e dal 1993 al 1998 è stato direttore del CRENoS (Centro ricerche economiche Nord-Sud). Con l’elezione di Renato Soru a presidente della regione nel 2003, ha svolto l’attività di assessore alla programmazione e al bilancio ma nel 2006 si dimette per problemi e divergenze con lo stesso Soru. Diventa candidato del centrosinistra alle elezioni sarde nonostante le primarie fossero state vinte da Francesca Barracciu, la quale si è ritirata dalla competizione dopo essere risultata indagata in una inchiesta sull’utilizzo dei fondi ai gruppi consiliari. La colazione da lui guidata comprende questi partiti: Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà, Italia dei Valori, Partito Socialista Italiano, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Centro Democratico, Verdi, Partito dei Sardi, Rosso Mori, La Base, Indipendèntzia Repùbrica de Sardigna e Unione Popolare Cristiana. Il suo programma elettorale è incentrato su valorizzazione delle persone, lavoro, società inclusiva, ambiente sostenibile, collegamenti efficienti, istituzioni di alta qualità.