Tra coloro che dovrebbero essere confermati anche nel governo guidato da Matteo Renzi c’è l’attuale ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi. Nato il 3 ottobre 1959, si è laureato in Scienze Politiche nel 1984 all’Università Cattolica del Sacro Cuore con una tesi ad indirizzo economico. Nello stesso anno, si iscrive all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia come pubblicista. Cattolico, è dal 1990 membro di Comunione e Liberazione. La sua carriera inizia nel 1984 al settimanale ‘il Sabato’ in qualità di assistente personale dell’amministratore delegato, per poi passare ad essere direttore marketing della rivista fino alla sua chiusura. Le sue giovanili esperienze di amministratore della Cooperativa Università Studio e Lavoro lo portano a diventare nel 1989 membro del consiglio di amministrazione dello SMAU e, dal 1994 ricoprire il delicato ruolo di amministratore delegato della Fiera Milano Congressi, ruolo dal quale nel maggio 2013 si è autosospeso per divenire Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti durante l’esecutivo Letta. La sua carriera politica inizia nel 1993 come consigliere comunale a Milano per la Democrazia Cristiana. E’ stato assessore (1997-2001) allo Sviluppo del territorio per il Comune di Milano all’epoca della giunta Albertini. Nel 2001 è stato eletto nelle file di Forza Italia, deputato alla Camera, nel collegio di Merate. Capogruppo del suo partito nella VIII Commissione dell’ambiente, territorio e lavori pubblici ha sempre operato in questo ambito, assumendo il ruolo di responsabile nazionale per Forza Italia, dove è stato candidato nuovamente alle politiche del 2006. Aderendo alla trasformazione voluta da Silvio Berlusconi, è entrato nel Popolo della Libertà ed è stato candidato nel 2008 nel collegio Lombardia 1, dove è stato eletto divenendo bella XVI Legislatura vicepresidente e riconfermato nella legislatura successiva (la XVII) lasciando questo ruolo solo al momento della sua accettazione come Ministro. Lupi è uno dei promotori, all’interno dell’intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà e l’Associazione 360 di Letta, di una legge bipartisan a favore degli “incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia” con la quale si voleva incentivare il ritorno dei cervelli italiani operanti all’estero, attraverso dei benefit fiscali che avrebbero dovuto favorire il rimpatrio lavorativo.
Rieletto alle politiche del 2013 nelle fila del Popolo della Libertà, è anche rieletto vicepresidente della Camera. Fuoriesce dal Pdl presentando irrevocabili dimissioni, il momento in cui avviene la spaccatura tra i filo berlusconiani ed i filo alfaniani, aderendo con entusiasmo alla formazione del Nuovo Centrodestra, che ha mantenuto in vita in Governo Letta. Fondatore dell’Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà è promotore di varie proposte di legge tra le quali si segnalano una dedicata ai piccoli Comuni, una per la stabilizzazione del 5×1000, una sui principi del governo territoriale. Dal 2007 al 2009 è stato commissario provinciale a Parma per il PdL, mentre nel 2009 ha fondato il ‘Montecitorio Running Club’ che ha riunito circa ottanta parlamentari in modo bipartisan per iniziative benefiche dedicate alla raccolta di fondi da destinare a varie cause.