C’è anche Paola Severino tra i ministri che potrebbero andare a comporre la squadra di governo guidata da Matteo Renzi. Per lei potrebbe trattarsi di un ritorno al ministero della Giustizia. Nata a Napoli il 22 ottobre del 1948, è una giurista ed accademica italiana. Laureatasi in Giurisprudenza presso l’Università di Roma La Sapienza, nel 1971, ha subito intrapreso la carriera di ricercatrice in diritto penale. Nel 1995 è divenuta professore ordinario di diritto penale e dal 2006 è vice rettore della Facoltà di Giurisprudenza alla LUISS “Guido Carli”. Dal 1977 riveste il ruolo di avvocato e, tra le società difese dalla Severino, si annoverano Eni, Enel, Telecom e Rai, mentre tra i personaggi noti alla collettività si ricordano Romano Prodi, nel processo sulla vendita della Cirio, Salvatore Buscemi, per la strage di Via D’Amelio e Cesare Geronzi per il crac della Cirio. Nella sua carriera da giurista figura un record, ossia quello di essere stata la prima donna a rivestire la carica di vicepresidente del Consiglio della magistratura militare. Nel 2002 è stata presa in considerazione per rivestire il ruolo di Vicepresidente del Consiglio Superiore della magistratura ma lei stessa si è sottratta ala nomina. La Severino ha raggiunto l’apice della propria carriera e del proprio percorso professionale con la nomina, avvenuta il 16 novembre 2011 (fino al 28 aprile 2013) di ministro della Giustizia del governo Monti. Altro record personale, poiché è stata la prima donna in Italia a ricoprire questo incarico. A precederla nella guida al ministero della giustizia era stato Francesco Nitto Palma, mentre a seguire è arrivata Anna Maria Cancellieri. Nell’ambito di una dichiarazione di trasparenza sono stati messi in rete i redditi dei ministri ed il suo studio legale è risultato una vera e propria fonte di preziosa ricchezza, con 7 milioni di euro. Al riguardo, la Severino si è difesa dicendo che chi guadagna molto e paga le tasse non deve esser visto con cattivo occhio ma con benevolenza. Adesso, in questo continuo avvicendarsi di nomi e voci di corridoio che caratterizzano il tanto variegato totoministri del governo Renzi, pare sempre più sicuro che a Paola Severino potrebbe giungere il secondo incarico di ministro della Giustizia. Incarico che probabilmente non le dispiacerebbe a giudicare dall’impegno con cui ha assolto al suo primo mandato, durante il quale si è cancellata dall’albo professionale e ha preso una pausa dagli impegni universitari.



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