Tito Boeri è un noto economista salito agli onori delle cronache politiche perché considerato uno dei possibili ministri del nuovo governo che dovrebbe essere presieduto dal segretario del Partito Democratico e sindaco di Firenze Matteo Renzi. Nato a Milano il 3 agosto 1958 figlio dell’architetto Maria Cristina Mariani Dameno, conosciuta come Cini Boeri e dello psicologo Renato Boeri, Tito si è laureato all’Università Bocconi di Milano nel 1983 ed è lì che ha assunto il ruolo di prorettore alla ricerca. Nel 1990 è riuscito a conseguire un dottorato di ricerca alla New York University, mentre dal 1987 al 1996 è stato uno dei membri dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). Ha ricoperto numerosi ruoli in campo economico, tra i quali consulenze per la Banca Mondiale, la Commissione Europea, la Banca Centrale Europea, il Fondo Monetario Internazionale e il Governo Italiano. È professore ordinario di economia del lavoro presso la Bocconi, membro del Consiglio della European Economic Association e lavora per il Netspar, per l’Università di Tilburg, per quella del Michigan, per il William Davidson Institute e per l’Istituto per il Futuro del Lavoro a Bonn. Oltre a questi, bisogna aggiungere le collaborazioni con vari quotidiani, tra i quali La Stampa e, a partire dal maggio 2008, La Repubblica, del quale è anche editorialista. Ha fondato anche alcuni siti web a carattere economico, tra i quali lavoce.info, una rivista che raccoglie opinioni differenti sull’economia italiana ed internazionale, e Voxeu.org, uno dei portali più autorevoli in Europa per quanto riguarda la diffusione di articoli e studi nell’ambito economico.È Direttore Scientifico del Festival di Trento. Ha scritto ben diciotto libri che trattano i tempi più disparati, dalle pensioni ai giovani, dall’Europa alle donne. Tra i titoli più conosciuti, ‘Uno stato asociale. Perché è fallito il Welfare in Italia’, ‘Europa: più grande o più unita?’, ‘Un nuovo contratto per tutti’ (in collaborazione del collega Pietro Garibaldi) e l’ultimo, ‘Parlerò solo di calcio’. Nel corso della sua carriera, Boeri ha richiesto l’introduzione di un salario minimo orario e di un contratto a tempo indeterminato per sconfiggere il precariato, oltre ad aver invocato la possibilità di un diritto conforme alle prestazioni sociali, da omologare rispetto agli ordinamenti degli altri Paesi dell’Unione Europea. Attualmente Tito Boeri sembra uno dei papabili per far parte del nuovo Governo che dovrebbe essere presieduto da Matteo Renzi al posto del dimissionario Enrico Letta. Potrebbe essere scelto come nuovo Ministro del Lavoro e del Politiche Sociali, succedendo ad Enrico Giovannini.



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