Posto che ancora non è chiaro chi sarà il successo di Fabrizio Saccomanni al ministero dell’Economia, resta da sciogliere anche un dicastero importante come quello dello Sviluppo Economico. Il borsino del totoministri tiene vivo il nome dell’ex presidente Telecom Franco Bernabè, mentre sembrano in calo le quotazioni dell’ad di FS, Mauro Moretti.
Entro la fine della settimana la squadra di governo dovrebbe essere pronta. Dopo i tanti no ricevuti da Matteo Renzi, continuano a spuntare come funghi nuovi nomi che potrebbero entrare nell’esecutivo. Il nome nuovo è quello di Roberto Saviano: outsider, potrebbe andare a capo del ministero della Cultura. Niccolo Campriani, campione di tiro al piattello, Niccolò Campriani, e vincitore di due medaglie alle Olimpiadi di Londra nel 2012, potrebbe andare allo Sport. Si è parlato anche di Lorenzo Bini Smaghi, già membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea, come possibile ministro dell’Economia; in lizza per il posto in via XX settembre anche Guido Tabellini, economista che ha diretto la Bocconi.
Entro la fine della settimana Matteo Renzi dovrebbe presentare la sua squadra di governo, ma in molti, in questi giorni, gli hanno di no. Alessandro Baricco sembrava il candidato principe al Ministero della Cultura, ma lo scrittore ha declinato l’invito del leader dem. Idem Luca Cordero di Montezemolo: Renzi lo avrebbe voluto nel proprio esecutivo, come ministro dello Sviluppo economico o con una delega alla valorizzazione del made in Italy, ma il presidente della Ferrari ha rifiutato. Un altro nome caldo era quello di Andrea Guerra, ma l’ad di Luxottica ha smentito ufficilamente la propria disponibilità a fare parte del governo nascituro. Romano Prodi sarebbe potuto essere il futuro ministro dell’Economia, forte di piacere all’Europa: niente da fare. Lo stessoLetta (possibile candidato sempre all’Economia) che ha detto di preferire, in questa fase, essere un “deputato del Pd”. Altro nome che si è sprecato per l’Economia è Lucreazia Reichlin, che fa però sapere di non essere mai stata contattata. Anche Oscar Farinetti, numero uno di Vodafone ha scelto di non partecipare all’avventura renziana a Palazzo Chigi. Infine, Fabrizio Barca, ex ministro alla Coesione territoriale durante il governo Monti, contattato da La Zanzara da un finto Nichi Vendola, ha esternato il proprio disinteresse per il governo Renzi e anche l’esistenza, a suo dire, di forti pressioni per un suo sì da parte di Carlo De Benedetti e del gruppo Espresso-Repubblica.
Le voci sui ministri si stanno moltiplicando. Ma c’è in particolare un’indiscrezione delle ultime ore sul Totoministri che ha del clamoroso e riguarda il ministero dell’Economia. Si dice che il successore di Fabrizio Saccomanni potrebbero essere un “tecnico”proveniente dalla finanza e dalle istituzioni internazionali. Nei giorni scorsi si era parlato molto dell’ipotesi Lucrezia Reichlin che piace molto al mondo delle banche e a Matteo Renzi. Parrebbe però che le sue quotazioni siano in netta discesa. Al premier incaricato sarebbe arrivato un veto sulla Reichlin direttamente dalla Merkel che non la vede di buon occhio per i suoi rapporti troppo stretti col mondo finanziario anglosassone. Ora bisognerà vedere se Renzi deciderà comunque di andare avanti per la sua strada o se asseconderà l’ennesimo diktat dei tedeschi. Nel caso,secondo il Totoministri rientrerebbero in corsa per il ministero dell’economia il vendoliano Fabrizio Barca, oltre ai già citati Irene Tinagli ed Enrico Letta.
All’interno del contesto del Totoministri che andrà a formare il nuovo governo Renzi non potevano mancare i post irriverenti che i vari utenti si divertono a diffondere sul web. L’arena che più si presta a questo tipo d’ironia sono ovviamente i social network. Su Twitter, tale Amato A. ha caricato una locandina esilarante che raffigura Renzi in versione “modello” al cui fianco compare uno specchietto che riporta nomi di personalità tutt’altro affini al mondo della politica. Citiamo solamente Dr. House al Ministero della Salute. E non finisce qui: c’è chi rilancia “Mago Merlino al Ministero del lavoro e delle attività produttive” o “Peppa Pig al Mistero della semplificazione”. “Scontati Pippo, Pluto e Paperino. Per gli altri si vedrà”, twitta Marco A. “Nel #totoministri2014 compare il nome dello Chef Tony, ai tagli ha detto che ci pensa lui”, cinguetta Ugo M. “Sento parlare di #Moretti allo Sviluppo nel #totoministri2014. Spero si tratti di Nanni… [va be’, continuiamo così, #facciamocidelmale]”, scrive Gabriele M. Questi sono solo alcuni dei commenti che potete trovare su Twitter digitando l’hashtag #Totoministri.
Si entra ormai nel vivo del nuovo Governo dopo che Matteo Renzi ha accettato con riserva l’incarico. Da domani cominceranno ufficialmente le consultazioni del premier incaricato. Ma i suoi uomini stanno lavorando da giorni a comporre la nuova squadra di Governo. Molti gli aggiornamenti delle ultime ore sul Totoministri. Partiamo subito da una ipotesi suggestiva e non ancora confermata. Al ministero della salute potrebbe accasarsi Gino Strada che prenderebbe il posto di Beatrice Lorenzin (Ncd). Una new entry anche per il ministreo dell’Economia dove salgono le quotazioni della montiana Irene Tinagli anche se nelle ultime ore Giorgio Napolitano spingerebbe per Enrico Letta. Anche Anna Maria Cancellieri non sarà confermata quasi sicuramente. Al suo posto, al ministero della Giustizia potrebbe arrivare un’altra donna: Livia Pomodoro, presidente del Tribunale di Milano. Ancora incerto il futuro di un ministero chiave come quello del Lavoro: rimane stabile la candidatura di Guglielmo Epifani che servirebbe a tenere buona la corrente bersaniana del Pd. Non è da escludere la “sorpresa” Pietro Ichino che rischierebbe però di scontentare parte della sinistra. Il ministero degli Interni rimane in bilico: secondo il totoministri nel caso in cui Angelino Alfano dovesse mantenere solo l’incarico di vicepresidente del Consiglio al suo posto potrebbero andare Graziano Delrio o Dario Franceschini, i due uomini fidati di Matteo Renzi.
Il Totoministri è iniziato gia da qualche giorno, ma ora che sta prendendo forma il governo Renzi nei palazzi del potere e si lavora per trovare i nomi dei Ministri che andranno a comporre il nuovo esecutivo. Il premier in pectore cerca il dialogo con gli altri partiti della coalizione, in particolare con Angelino Alfano, ma sono ancora molti i dubbi che pendono sulle scelte. I punti di contrasto principali sembrano riguardare il dicastero dell’Economia e quello degli Interni. Per quanto concerne il primo, il neo segretario del Pd preferirebbe una persona in grado di dare un profilo politico più economico, nell’ottica di ottenere più credibilità di fronte ai mercati europei. I nomi in pole position sono Fabrizio Barca e Bendetto Della Vedova, capogruppo al Senato di Scelta Civica. Per il tesoro i rumors vociferano anche Letta e Prodi, tuttavia la scelta del predecessore di Renzi, o quella del professore, sembrano ben lungi da un reale riscontro. Il secondo grande interrogativo pende sul Ministero dell’Interno: Angelino Alfano tiene duro per non lasciare la poltrona a Franceschini, preferito da Renzi, ma nelle ultime ore gira voce che il segretario del Nuovo Centro Destra potrebbe mollare la presa a patto di mantenere la vicepresidenza del Consiglio. Il nome di Franceschini viene affiancato anche per la Cultura sebbene in questo ambito sia forte anche Elena Boschi. Il premier in pectore ha proposto a Luca Cordero di Montezemolo di entrare a far parte della squadra di governo per un ipotetico Ministero del Made in Italy, anche se Renzi al momento spinge il presidente della Ferrari per il dicastero dello Sviluppo. Mauro Moretti, amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato dal 2006, Franco Bernabè, ex numero uno di Telecom, e Maurizio Lupi sono altre personalità che potrebbero imporsi al posto di Flavio Zanonato. In qualità di guardasigilli si ipotizza Livia Pomodoro, presidente del Tribunale di Milano, Andrea Orlando, Ministro dell’Ambiente con Letta, e Guido Calvi, ex Csm. La Bonino dovrebbe rimanere ben salda agli Esteri. Restano comunque molte le indecisioni nel braccio di ferro tra Renzi e Alfano per i Ministeri da concedere al Ncd: il toscano è disposto a concedere due caselle più la vicepresidenza, mentre l’ex Popolo delle Libertà ne vorrebbe almeno una terza.
Continuano a impazzare sui media i nomi dei papabili per i ministeri del nuovo governo Renzi. Il presidente dell’Istat Giancarlo Padoan va forte nella lista dei candidati al Tesoro, mentre la giovane Federica Mogherini sembra in pole per gli Affari Comunitari. Per la Difesa si parla di Roberta Pinotti, la quale rappresenterebbe la prima volta in rosa nella storia italiana, o Gaetano Quagliarello; tuttavia la candidatura di quest’ultimo dipende da quanti dicasteri Alfano riuscirà ad ottenere, ricordiamo che il leader di Ncr vorrebbe nella squadra di governo anche Beatrice Lorenzin e Maurizio Lupi. Largo alle donne, Marianna Madia in lizza per il Lavoro in alternativa a Mauro Moretti o a Tito Boeri. La lista dei candidati non finisce qui, si attendono nuovi aggiornamenti.
Saranno molte le donne che andranno a ricoprire incarichi di primo piano nei vari Ministeri per il nuovo governo, almeno nove su diciotto, assicura Renzi. Per l’Istruzione si pensa a Stefania Giannini o, in alternativa, a Irene Tinagli, entrambe di Scelta Civica. Al Lavoro, si vociferano anche i nomi dell’ex segretario Guglielmo Epifani e di Cesare Damiano, mentre Graziano Delrio, fedelissimo di Renzi, è in pole position in qualità di sottosegretario alla presidenza. La pesante poltrona dell’Economia continua a rappresentare la scommessa più complessa, Lucrezia Reichlin e Bini Smaghi sono due tecnici si aggiungono alla lista dei contendenti.