Si aggiorna in continuazione la lista dei possibili futuri sottosegretari e viceministri che prenderanno parte alla squadra di governo di Matteo Renzi. Tra gli ultimi nomi è spuntato quello della lettiana Paola De Micheli, vicecapogruppo vicario del gruppo Pd alla Camera, che già sembrava destinata con Letta alle Politiche agricole. Dopo una prima smentita, è tornato in pole anche il bersaniano Nico Stumpo, mentre Enrico Costa del Nuovo Centrodestra dovrebbe essere il prossimo viceministro della Giustizia. All’Economia si fa strada il nome di Enrico Morando (Pd), ex presidente della Commissione Bilancio del Senato. La quota dei Popolari per l’Italia potrebbe essere rappresentata, al Lavoro o all’Istruzione, dall’ex presidente delle Acli Andrea Olivero oppure dallo stesso ex ministro Mario Mauro, mentre a Palazzo Chigi, con la delega agli Affari europei, si contendono un posto da sottosegretario Enzo Moavero Milanesi, ex ministro agli Affari Europei, e il prodiano Sandro Gozi. Alla Cultura potrebbe finire il segretario nazionale del Psi Riccardo Nencini, mentre va verso la conferma Marco Minniti, già sottosegretario nel governo Letta con delega ai servizi segreti.
Dopo il toto-ministri, ci si chiede chi e quanti saranno i sottosegretari che andranno a completare la squadra del governo guidato da Matteo Renzi. Il premier, che in queste ore sta chiedendo la fiducia del Parlamento, ha dato il via a uno degli esecutivi più giovani e snelli della storia della Repubblica italiana, composto da sedici ministri e un sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Del Rio. Proprio quest’ultimo, insieme a Lorenzo Guerini e Luca Lotti, tra i “fedelissimi” del capo del governo, sono al lavoro per la nomina dei sottosegretari i cui nomi verranno resi noti nei prossimi giorni. Da una parte dovrà essere ricercata esperienza e qualità, dall’altra un compromesso per evitare di scontentare le varie formazioni politiche che compongono la maggioranza. Al momento si parla di circa 43 nomine, vale a dire due sottosegretari per ministero più le deleghe da assegnare alla presidenza del Consiglio. Tra questi spunta il nome proprio di Luca Lotti, a cui però non dovrebbe essere assegnata la delega ai servizi segreti che quindi resterebbe a Marco Minniti, già sottosegretario nel governo Letta. All’Economia dovrebbe essere confermato Luigi Casero (Ncd), altrimenti potrebbe essere nominato Enrico Morando (Pd), ex presidente della Commissione Bilancio del Senato. In via XX Settembre circola anche il nome, ma meno probabile, di Ernesto Maria Ruffini, intervenuto di recente alla Leopolda. Possibili conferme anche agli Esteri, quindi Lapo Pistelli (Pd) e Mario Giro (Ncd) a cui potrebbe aggiungersi Mario Mauro (Pi), mentre allo Sviluppo Economico dovrebbero rimanere Simona Vicari (Ncd) e Claudio De Vicenti (Pd). Verso la conferma anche Erasmo De Angelis (Pd) alle Infrastrutture, mentre alla Giustizia circola il nome di Enrico Costa(Ncd), possibile sottosegretario o viceministro. Al Viminale, dove Emanuele Fiano corre per un posto da viceministro, la delega agli enti locali potrebbe essere affidata al renziano Angelo Rughetti.