E’ sempre più caos nel Movimento 5 Stelle dopo l’espulsione avvenuta ieri dei quattro “dissidenti” Luis Alberto Orellana, Francesco Campanella, Fabrizio Bocchino e Lorenzo Battista, cacciati dagli iscritti che hanno partecipato alla consultazione online lanciata sul blog di Beppe Grillo. Pochi minuti dopo aver conosciuto l’esito del voto si è dimesso anche il senatore Maurizio Romani, mentre oggi sono passati al gruppo misto anche Alessio Tacconi e Ivan Catalano. Una decisione che non è affatto piaciuta all’ex capogruppo Roberta Lombardi, secondo cui per i due ex grillini “non è mai stata una questione di principio. Per loro è stata fin dall’inizio una questione di soldi ed ora finalmente potranno tenerseli senza discutere con noi altri”. Oggi è intervenuto nella questione anche Federico Pizzarotti, sindaco di Parma del Movimento: “Lo dico con estrema buona fede ai nostri deputati e senatori: dateci elementi sulle colpe dei quattro senatori espulsi; convincetemi su quest’azione così forte e che non concede appello, perché io non l’ho capita – ha scritto su Facebook – Non ho capito che cosa è stato commesso, e se ciò che è stato commesso riguarda la violazione precisa del vostro regolamento. Ho verificato le restituzioni, e sono allineate con quelle degli altri senatori”. Pizzarotti dice di aver anche “controllato l’attività di questi senatori su OpenParlamento e, oltre ad essere superiore alla maggioranza dei rappresentanti degli altri partiti, sono in linea con l’attività dei nostri altri rappresentanti. E’ stata citata la sfiducia dei territori, ma senza documentare quali sono state le modalità delle deliberazioni, le motivazioni e i votanti”.



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