Il Consiglio dei Ministri ha nominato 44 sottosegretari, 9 dei quali diventano viceministro. La squadra di governo è dunque composta da 62 persone, una in più di quella di Enrico Letta che contava invece 61 elementi (21 ministri e 40 sottosegretari). In una nota, Palazzo Chigi ha reso nota la lista completa. I viceministri sono: Filippo Bubbico (Interni), Lapo Pistelli (Esteri), Enrico Costa (Giustizia), Luigi Casero ed Enrico Morando (Economia), Riccardo Nencini (Infrastrutture), Andrea Olivero (Politiche agricole), Carlo Calenda e Claudio De Vincenti (Sviluppo economico). Inoltre Marco Minniti assumerà l’incarico di Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica. Clicca qui per consultare la lista completa dei viceministri e dei sottosegretari del governo Renzi



E’ in continuo aggiornamento la lista dei viceministri e sottosegretari che completano la squadra del governo Renzi. Dopo quelli già citati, vediamo che Filippo Bubbico (Pd) è il nuovo viceministro dell’Interno, mentre Riccardo Nencini (Psi) quello delle Infrastrutture. Antonello Giacomelli è stato invece nominato viceministro alle Telecomunicazioni e frequenze. Passando ai sottosegretari, alla Presidenza del Consiglio (oltre a Luca Lotti del Pd, con delega all’Editoria) va anche Marco Minniti (servizi segreti), mentre al Lavoro vanno Teresa Bellanova, Franca Biondelli, Luigi Bobba e Massimo Cassano. Alle Infrastrutture sono destinati Antonio Gentile e Umberto Del Basso De Caro, all’Ambiente Silvia Velo (Pd) e Barbara Degani, all’Interno Gianpiero Bocci e Domenico Manzione. Angelo Rughetti del Pd è il nuovo sottosegretario alla Pubblica amministrazione, mentre all’Istruzione sono stati nominati Angela D’Onghia (Pi), Gabriele Toccafondi (Ncd) e Roberto Reggi (Pd). Due sottosegretari anche alle Politiche Agricole Forestali e Alimentari, cioè Andrea Olivero (Pi) e Giuseppe Castiglione (Ncd), mentre agli Esteri vanno Benedetto Della Vedova e Mario Giro. Alla Difesa sono stati nominati Domenico Rossi (Pi) e Gioacchino Alfano (Ncd). A breve un nuovo aggiornamento.



Dopo giorni di attesa e smentite sui nomi, Graziano Delrio ha oggi annunciato la lista dei sottosegretari e viceministri che vanno a completare la squadra di governo di Matteo Renzi. Il totale degli uomini è 62: 16 ministri, 44 sottosegretari di cui 9 viceministri. E proprio nella rosa dei viceministri, troviamo la nomina all’Economia di Enrico Morando e Luigi Casero. Per Casero (onorevole del Nuovo Centrodestra) è una conferma, mentre per quanto riguarda Morando (senatore del Partito Democratico) si tratta della prima volta in via XX settembre. Chi sono? Luigi Casero, nato a Legnano il 14 giugno 1958 ha un passato in Forza Italia e nel Popolo delle Libertà; precedentemente all’esperienza al servizio del governo Letta e del ministro Fabrizio Saccomanni, fu già sottosegretario all’Economia  e alle Finanze nel governo Berlusconi (2008-2011). Il 16 novembre 2013 in rottura con la linea del PdL – ormai Forza Italia – segue Angelino Alfano nell’esperienza politica del Nuovo Centrodestra. È commercialista e docente alla Scuola di Direzione Aziendale della Università Bocconi di Milano. Enrico Morando (Arquata Scrivia, 30 settembre 1950), giornalista pubblicista, è cresciuto politicamente nella fila del Partito Comunista Italiano, e in particolare fu promotore della corrente del Migliorismo. In seguito alla dissoluzione del PCI, aderì al Partito Democratico della Sinistra (PDS), entrando al Senato nel 1994. Fu un grande sostenitore dell’Ulivo e fu uno degli uomini fidati di Walter Veltroni nella campagna elettorale del 2008. 



“Abbiamo nominato i sottosegretari e i viceministri. I componenti del governo sono 62. Oltre ai 16 ministri, al premier e al sottosegretario alla presidenza, saranno 44 sottosegretari di cui 9 viceministri”. Lo ha detto oggi Graziano Delrio durante la conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri. Sono stati quindi svelati i primi nomi: Enrico Morando e Luigi Casero sono stati nominati entrambi viceministri dell’Economia, mentre Lapo Pistelli sarà quello degli Esteri. Per quanto riguarda i sottosegretari, invece, al momento si sa che Luca Lotti, come previsto, andrà alla Presidenza del Consiglio, mentre Ivan Scalfarotto alle Riforme e rapporti con il Parlamento. I nuovi sottosegretari all’Economia sono Pier Paolo Baretta, Enrico Zanetti e Giovanni Legnini, mentre all’Istruzione va Angela D’Onghia. Agli Esteri è stato nominato Mario Giro, alla Difesa Domenico Rossi e alla Giustizia Enrico Costa e Cosimo Ferri. Gianclaudio Bressa andrà invece agli Affari Regionali.

E’ iniziato il Consiglio dei ministri durante il quale verrà stabilita la lista di viceministri e sottosegretari che andranno a completare la squadra del Governo Renzi. Prima dell’avvio, il premier Renzi ha incontrato Angelino Alfano e Graziano Delrio per definire gli ultimi dettagli. C’è poi attesa per il nuovo provvedimento che il governo dovrà mettere a punto per risolvere l’emergenza capitale dopo il ritiro del decreto Salva Roma e le dichiarazioni del sindaco Marino che ha minacciato di bloccare la città a partire da domenica. All’ordine del giorno anche il decreto legge sugli enti locali, intitolato “Disposizioni di carattere finanziario finalizzate a garantire la funzionalità di enti locali, la realizzazione di misure in tema di infrastrutture, trasporti ed opere pubbliche, nonché a consentire interventi in favore di popolazioni colpite da calamità naturali”.

Si chiude oggi la partita dei sottosegretari e dei viceministri che andranno a completare la squadra di governo, ma le trattative sono ancora in corso. Renzi vorrebbe rimanere sotto le cinquanta nomine (si parla di 42 o 43) e 25 di queste andrebbero al Partito Democratico. Il premier dovrà bilanciare le varie parti in gioco, tra lettiani, bersaniani, cuperliani e civatiani, mentre la quota del Nuovo Centrodestra dovrebbe prevedere tra le 7 e le 10 nomine. Tra i nomi che continuano a circolare con insistenza e che sembrano ormai certi c’è quello di Luigi Casero, probabile sottosegretario all’Economia, un posto per il quale corrono anche Giovanni Legnini, in precedenza sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, e Benedetto Della Vedova. Intorno a via XX Settembre si aggirano però anche Alberto Giorgetti di Ncd, Carlo Calenda, Enrico Morando e Pier Paolo Baretta. Al fianco di Federica Guidi, neo ministro dello Sviluppo Economico con delega anche alle Comunicazioni, dovrebbe essere confermato Antonio Catricalà alle Telecomunicazioni ma si fa anche il nome del deputato Pd Paolo Coppola. Viceministro potrebbe essere invece Bruno Tabacci di Centro Democratico. Enrico Zanetti di Scelta Civica potrebbe essere destinato al Lavoro, mentre alla Farnesina si va verso la conferma di Mario Giro (Ncd) e Lapo Pistelli, insieme a Sandro Gozi e probabilmente anche al’ex ministro Mario Mauro. Viceministro della Giustizia dovrebbe essere Enrico Costa, mentre per il posto di sottosegretario sono in ballo i democratici David Ermini (renziano) e Danilo Leva (cuperliano), oltre a Roberto Rao (Udc). Infine al Viminale si parla di Emanuele Fiano, ex responsabile Sicurezza del Pd.

I tanti nodi ancora da sciogliere riguardo la nomina dei viceministri e sottosegretari del governo Renzi potrebbe far ulteriormente slittare la convocazione del Consiglio dei ministri in cui verranno rese note le nomine, ma la questione dovrebbe risolversi definitivamente già questa sera o al massimo domani. Si parla di circa 45 figure, di cui 25 in quota Pd: tra queste sono previste numerose conferme, come quella di Sesa Amici ai Rapporti con il Parlamento insieme a Sabrina De Camillis, oppure di Pier Paolo Baretta all’Economia e diLapo Pistelli agli Esteri. Dovrebbe conservare la sua delega all’Editoria Giovanni Legnini, mentre Erasmo D’Angelis potrebbe essere spostato alle Infrastrutture. Rimanendo sul Pd, i nuovi nomi che circolano sono quelli dei renziani Matteo Richetti, Simona Bonafè e David Ermini, ma in queste ore è spuntato anche quello di Emanuele Fiano, che si muove in direzione del Viminale. Ha scatenato non poche polemiche il possibile ritorno dell’ex ministro Cecile Kyenge, mentre sono ancora in ballo i nomi di Antonello Giacomelli alla Cultura (o all’Editoria) e di Ivan Scalfarotto all’Istruzione. Prosegue poi il braccio di ferro con il Nuovo Centrodestra, dove però dovrebbero essere confermati Gioacchino Alfano alla Difesa e Luigi Casero all’Economia. Non è invece ancora chiaro se Enrico Costa, fino a poco fa dato alla Giustizia, diventerà capogruppo alla Camera.