M5S nel caos. Il voto on line voluto da Beppe Grillo ha sancito l’espulsione dei “dissidenti” che avevano criticato la posizione di totale chiusura con cui il comico aveva affrontato Matteo Renzi nella diretta streaming. Risultato: 29.883 voti a favore, 13.485 contrari (con il sistema di voto gestito dalla Casaleggio & associati). La rete degli iscritti a M5S ha dunque ratificato quanto deciso dall’assemblea dei parlamentari a 5 Stelle, che in una riunione convulsa, segnata da lacrime e da un aspro confronto, aveva chiesto l’espulsione dei dissidenti. Se ne vanno i senatori Lorenzo Battista, Francesco Campanella, Lorenzo Bocchino e Luis Alberto Orellana. Ma i guai per la compagine pentastellata non sono finiti, perché il deputato Alessio Tacconi ha annunciato la sua solidarietà agli espulsi e ha detto di voler abbandonare il gruppo alla Camera, mentre altri cinque colleghi di M5S starebbero pensando di fare altrettanto. Ilsussidiario.net è riuscito a parlare al telefono con Lorenzo Battista.
I militanti del Movimento 5 Stelle, via web, hanno confermato la sua espulsione dal partito. In mattinata Grillo aveva spinto per la vostra cacciata…
Nel video che Beppe Grillo ha postato sul suo blog ha detto due menzogne: non è vero che guadagnamo 20mila euro e non stiamo facendo questo per tenerci i soldi. Abbiamo sempre restituito parte nostri emolumenti: non vedo perché dire queste falsità in un modo cattivo. È stato fuori luogo: poteva risparmiarsela e, magari, entrare nei contenuti.
Si parla di una fuoriuscita di un sostanzioso gruppo di parlamentari pentastellati, sia alla Camera che al Senato. In quanti siete?
Per quanto ne so io, al Senato saremo nove a rassegnare le dimissioni…
Ma lei cosa pensa di queste modalità di epurazione? È un partito in cui, in sostanza, chi non segue la linea viene etichettato come ribelle o dissidente e cacciato…
Non è stata certo una grande prova di democrazia. Insomma, anche se ci sono delle posizione diverse, si poteva superare il tutto con il confronto e con il dialogo.
Confronto e dialogo che però all’interno del Movimento 5 Stelle non sembrano proprio possibili.
Diciamo che bisogna essere sempre in sintonia con quello che dice Grillo. Il post in cui ci ha “condannati” è stato perché ci siamo permessi di fare qualche osservazione su come si sono svolte le consultazioni con Renzi (quando lui stesso non ci voleva andare).
Non regna la democrazia insomma. Cosa pensa di chi taccia di fascismo questi comportamenti?
Io non faccio di questi paragoni, non voglio pensare una cosa del genere. Diciamo che il dissenso anziché essere accettato viene condannato. Pensare che tante persone la pensino sempre allo stesso modo mi sembra un po’ utopistico…
Il Movimento 5 stelle ha preso milioni di voti. Non rischia quest’esperienza, oltre a poter deludere parte dei propri elettori, di andare incontro a una lenta dissoluzione?
Come dicono tutti, a ragione, lo decideranno i cittadini. Se gli elettori daranno la fiducia al Movimento allora significa che va bene questo metodo, e vanno bene le espulsioni. Se invece ci sarà un consenso diverso ognuno trarrà le conclusioni del caso.
Avete intenzione di sostenere il governo Renzi?
Guardi, ora devo proprio andare….
(Fabio Franchini)