Dopo le espulsioni, gli allontanamenti volontari e il rischio scissione, il Movimento 5 Stelle perde quasi due punti percentuali nelle intenzioni di voto ed è l’unico schieramento politico a far registrare un netto calo. E’ quanto emerge dal sondaggio realizzato da Ixè per Agorà, secondo il quale il Pd risulta in crescita dello 0,9% rispetto a una settimana fa (adesso è al 30,3%), mentre Forza Italia si attesta al 22,5% (in aumento rispetto al 21,7% di sette giorni fa). L’M5S scende invece dal 23,7% al 21,8%. Se il Paese tornasse oggi al voto, a vincere sarebbe la coalizione di centrosinistra con il 36,2% delle preferenze, seguita da quella di centrodestra al 35,8%. Per quanto riguarda i leader politici, Matteo Renzi guadagna ben dieci punti dopo essere diventato presidente del Consiglio, portandosi dal 52% al 62%, mentre è in calo il consenso intorno a Beppe Grillo che in una settimana passa dal 34% al 31%. Bene invece Giorgio Napolitano, che in sette giorni è passato dal 40% al 45%. Poi i ministri: quelli che godono di maggiore fiducia sono Graziano Delrio e Dario Franceschini, rispettivamente al 44% e 42%. Il sondaggio rileva infine la crescita del cosiddetto “partito del non voto”, a cui aderisce il 50,7% degli intervistati.