“La democristianizzazione del Pd è soltanto un’invenzione o una battuta. Non dobbiamo pensare al passato, né a quello della Dc né del Partito Comunista, ma guardare al futuro per rilanciare l’azione del governo”. Ne è convinto Gianni Cuperlo, già candidato alle Primarie del Pd. Parlando giovedì alla direzione del partito, Matteo Renzi ha sottolineato: “Debbo dire che nel Pd è in corso un processo di democristianizzazione. Anch’io ho cercato di contenermi, riuscendoci con difficoltà, com’è noto”.
Cuperlo però commenta: “Mi auguro, anzi sono abbastanza convinto che fosse una battuta. Non mi pare che sia in atto un fenomeno di questo tipo. Ho visto qualche battuta, ma la prendo come tale. Non parlerei di una democristianizzazione del Partito Democratico. La direzione del Pd sembra aver suggellato il riemergere di un patto gli ex democristiani Renzi e Letta, ma Cuperlo ribatte: “Penso e spero che non sia così. Così come spererei che il Partito Democratico non guardasse nella direzione di una vecchia tradizione, anche se fosse quella non democristiana ma quella del Partito Comunista. Non è di un ritorno indietro che abbiamo bisogno”.
E aggiunge il deputato del Pd: “Poi in relazione al dibattito di giovedì ci poteva essere magari un elemento di maggiore chiarezza su un punto politico che peraltro mi sono permesso di sollevare. Non penso che la cosa riguardi una democristianizzazione”. E conclude Cuperlo: “Come ho detto giovedì nel mio intervento alla direzione del Pd, la vera questione è come procediamo adesso, come rilanciamo l’azione del governo, come facciamo coincidere il dibattito sulle riforme costituzionale ed elettorale con una ripresa di iniziativa politica sui temi economici e sociali. Penso che tutti questi aspetti siano un fatto positivo perché la direzione del 20 febbraio sarà l’occasione per un dibattito in questo senso”.
(Pietro Vernizzi)