Escludere Silvio Berlusconi dalle prossime elezioni europee sarebbe una grave lesione al diritto di rappresentare milioni di moderati italiani. A dirlo è Giovanni Toti, consigliere politico e coordinatore di Forza Italia, in una intervista concessa a Unità e Stampa. Che aggiunge: se qualcuno dovesse impedirgli questa possibilità, si assumerebbe una grave responsabilità davanti a milioni di italiani, sarebbe un altro vulnus alla democrazia. E’ da capire come questo sarà possibile dopo la condanna definitiva per frode fiscale con interdizione dei pubblici uffici nonché la legge Severino che proibisce la candidatura a chi è stato condannato a più di due anni diventando poi incandidabile per altri sei anni. Nelle due interviste Toti dà anche giudizi positivi su Matteo Renzi e le sue recenti dichiarazioni in merito alle riforme: è stato molto efficace, dice ma non aveva autorevolezza istituzionale. Spiega che “Berlusconi era più bravo come presidente del Consiglio perché coniugava la capacità di parlare direttamente alla gente e il profilo istituzionale”.