Renato Schifani è tornato con una nota sulla sua intervista concessa al quotidiano Repubblica nella quale ha commentato la richiesta di grazia per Berlusconi. E’ inopportuna la grazia, ha detto, il che non vuol dire la mia contrarietà. Nel sottotitolo relativo alla sua intervista invece, fa notare sia stata fatta una semplificazione giornalistica: vi si afferma che egli firmerà la domanda di grazia. “‘Mi sono sempre battuto per la difesa politica di Berlusconi in quanto oggetto di una persecuzione giudiziaria senza precedenti e su questo non ho cambiato idea”. Però, aggiunge, come spiego nell’intervista, sarebbe più opportuno lasciare libero il capo dello Stato “da eventuali pressioni su una decisione che compete esclusivamente a lui, specie se chi promuove iniziative per un atto di clemenza è un soggetto che è stato più volte irriguardoso nei suoi confronti”.